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Artemis 3: il piano di atterraggio lunare potrebbe essere troppo rischioso, avverte il comitato di sicurezza della NASA

By Giovanna Russo
Published 11 Febbraio 2025
5 Min Read
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Contents
Dubbi sulla sicurezza e sulle sfide della missione ArtemisArtemis 3 e il rischio di fallimentoProblemi con il modulo Orion e la fisica del fallimentoIl ritmo frenetico delle operazioni di SpaceXBoeing Starliner e la cultura della sicurezzaL’incertezza di bilancio minaccia le missioni

Dubbi sulla sicurezza e sulle sfide della missione Artemis

Un recente rapporto del Panel Consultivo per la Sicurezza Aerospaziale (ASAP) mette in evidenza una serie di preoccupazioni legate alla sicurezza delle missioni della NASA, in particolare quelle della campagna Artemis, il programma destinato a riportare l’uomo sulla Luna e, in futuro, a spingersi verso Marte.

Il documento, pubblicato il 5 febbraio 2024, elogia i progressi dell’agenzia spaziale statunitense, ma sottolinea al contempo le numerose sfide tecniche, economiche e operative che il programma deve affrontare. Tra le principali criticità emergono questioni legate alla sicurezza sia per la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) sia per il programma Moon to Mars, il progetto che mira a sviluppare le capacità di esplorazione interplanetaria dell’essere umano.

Il gruppo di esperti, guidato dal tenente generale Susan J. Helms, ex astronauta della NASA, ha espresso forti riserve sulla transizione verso destinazioni commerciali in orbita bassa terrestre (LEO), sottolineando che molte di queste operazioni non sono interamente sotto il controllo dell’agenzia spaziale.

Artemis 3 e il rischio di fallimento

Il rapporto sottolinea che il programma Artemis è estremamente ambizioso e pieno di incognite. L’obiettivo di stabilire una presenza umana sostenibile sulla Luna è un passo cruciale per la futura esplorazione di Marte, ma la missione è ostacolata da numerosi problemi legati a budget, tecnologia, salute umana e vincoli geopolitici.

L’Artemis 3, previsto per la metà del 2027, sarà la prima missione con equipaggio a tornare sulla superficie lunare dopo Apollo 17 nel 1972. Tuttavia, il Panel ha espresso gravi preoccupazioni sul livello di prontezza tecnologica della missione, evidenziando il rischio eccessivo derivante dalla necessità di realizzare numerosi traguardi per la prima volta, come il rifornimento di carburante in orbita e la gestione del sistema di atterraggio umano (HLS).

Il rapporto avverte che una missione così complessa, senza adeguate dimostrazioni tecniche preliminari, potrebbe esporre gli astronauti a pericoli elevati, rendendo necessario un maggiore controllo dei rischi prima di autorizzare il volo con equipaggio.

Problemi con il modulo Orion e la fisica del fallimento

Un altro elemento critico emerso nel rapporto riguarda il modulo Orion, in particolare i problemi legati allo scudo termico. Durante il rientro dell’Artemis 1 sulla Terra l’11 dicembre 2022, sono stati rilevati distacchi di materiale ablativo e la perdita di carbone, fenomeni che potrebbero compromettere la sicurezza delle future missioni.

La NASA sta lavorando per comprendere la fisica del fallimento e attuare le correzioni necessarie per migliorare le prestazioni dello scudo termico in vista del volo dell’Artemis 2, previsto per il 2026. Tuttavia, il Panel non ha ancora esaminato nel dettaglio le soluzioni ingegneristiche proposte, e questo aspetto sarà oggetto di discussione nei primi mesi del 2025.

Il ritmo frenetico delle operazioni di SpaceX

Il rapporto evidenzia anche le preoccupazioni sul ritmo operativo di SpaceX, che ha incrementato notevolmente il numero di lanci del Falcon 9, ha introdotto nuovi voli della Crew Dragon dalla costa occidentale degli Stati Uniti e sta sviluppando il sistema Starship.

L’ASAP invita la NASA e SpaceX a mantenere la massima attenzione sulla sicurezza, evitando che la pressione del programma e l’elevato numero di missioni possano compromettere l’analisi attenta dei rischi e la corretta implementazione delle misure di sicurezza.

Boeing Starliner e la cultura della sicurezza

Un altro tema affrontato riguarda il test di volo con equipaggio della capsula Boeing Starliner, che è stato descritto come un caso di studio sulla cultura della sicurezza.

Nonostante i problemi tecnici riscontrati, la NASA ha dimostrato un forte impegno nel garantire la sicurezza della missione, applicando le lezioni apprese dalle tragedie di Challenger e Columbia. Tuttavia, restano aperte questioni critiche da risolvere prima della certificazione, come il piano di riprogettazione delle batterie e il rafforzamento dei pannelli di supporto degli airbag di atterraggio.

L’incertezza di bilancio minaccia le missioni

Uno degli aspetti più problematici evidenziati nel rapporto è la cronica incertezza di bilancio, dovuta alla mancanza di stanziamenti tempestivi e definitivi da parte del Congresso degli Stati Uniti.

Questa situazione mette seriamente a rischio la pianificazione e l’esecuzione delle missioni spaziali, creando inefficienze, ritardi e aumentando il livello di rischio operativo. L’ASAP sottolinea la necessità che la NASA sia trasparente sugli effetti negativi di questa incertezza, affinché il Congresso e gli altri stakeholder comprendano l’importanza di fornire risorse adeguate in tempi certi.

 

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