Scienze.com
1.5kLike
Google NewsFollow
  • Home
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
Reading: Scoperto un possibile scenario per la fine dell’universo grazie a un dispositivo quantistico
Share
Font ResizerAa
Scienze.comScienze.com
Cerca
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cambia Preferenze Cookie
Follow US
© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)
Home » Scoperto un possibile scenario per la fine dell’universo grazie a un dispositivo quantistico
Ad PremiereNews

Scoperto un possibile scenario per la fine dell’universo grazie a un dispositivo quantistico

By Giovanna Russo
Published 10 Febbraio 2025
3 Min Read
Share

Contents
Un esperimento rivoluzionario nel mondo quantisticoIl meccanismo dietro la distruzione del cosmoIl futuro della ricerca: simulazioni in 2D e 3D

I computer quantistici stanno aprendo nuove prospettive nella ricerca scientifica, affrontando problemi che i tradizionali supercomputer non possono risolvere. Anche se questa tecnologia è ancora in fase di sviluppo, sta già dimostrando il suo potenziale, come nel caso di un recente studio sulla possibile fine dell’universo condotto da un gruppo di ricerca dell’Università di Leeds.

Un esperimento rivoluzionario nel mondo quantistico

Uno degli ostacoli principali nell’uso dei dispositivi quantistici è trovare problemi adatti a essere studiati con questa tecnologia, dato che le loro capacità non sono ancora del tutto ottimizzate. Tuttavia, il team guidato dal professor Zlatko Papic ha individuato un’applicazione affascinante: simulare il decadimento del falso vuoto, un fenomeno che potrebbe decretare la fine del cosmo.

Utilizzando un quantum annealer da 5.564 qubit, i ricercatori hanno riprodotto un modello unidimensionale di questo evento catastrofico. L’idea alla base dello studio riguarda lo stato quantistico dell’universo: se il campo di Higgs non fosse in una condizione di vero vuoto ma solo metastabile, potrebbe collassare improvvisamente, generando una bolla di energia in espansione capace di cancellare ogni cosa, compreso lo spazio-tempo come lo conosciamo.

Il meccanismo dietro la distruzione del cosmo

Papic ha spiegato che l’obiettivo della ricerca era comprendere il processo di decadimento del falso vuoto come se fosse un video osservabile da vicino. Il fenomeno è stato paragonato a quello dell’acqua superraffreddata: pur rimanendo liquida sotto il punto di congelamento, può cristallizzarsi all’istante se disturbata. Un concetto simile si applica al vuoto quantistico, ma con un livello di complessità molto più elevato.

I risultati della simulazione hanno rivelato un comportamento inaspettato. Le bolle quantistiche formate durante il decadimento non sono uniformi e interagiscono tra loro in modi imprevedibili. La loro evoluzione e collisione seguono schemi estremamente complessi, mai osservati prima nei modelli teorici.

Il futuro della ricerca: simulazioni in 2D e 3D

Ora il team sta lavorando per espandere lo studio a due dimensioni e, in futuro, spera di poter realizzare una simulazione tridimensionale. Tuttavia, il passaggio immediato a un sistema più complesso richiede maggiore fiducia nella tecnologia quantistica, dato che i modelli teorici attuali non possono ancora convalidare completamente questi esperimenti.

Papic si è mostrato entusiasta delle prospettive offerte dai computer quantistici, sottolineando come questa tecnologia potrebbe finalmente dare risposte a domande aperte da decenni nella fisica fondamentale. Se fino a oggi il decadimento del falso vuoto è rimasto un concetto teorico difficile da studiare, con l’avanzamento della tecnologia quantistica potrebbe presto diventare un fenomeno simulabile con un’accuratezza mai vista prima.

Share This Article
Facebook Whatsapp Whatsapp LinkedIn Reddit Telegram Threads Copy Link
Share

Subscribe Newsletter

Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
Spazio Pubblicitario
Seguici su:
1.5kFollowersLike
Google NewsFollow
Alla Prima PaginaNews

Una frattura nell’“osso cosmico”: la Via Lattea sotto i raggi X

By Valeria Mariani
8 Maggio 2025
Ad PremiereNews

Perché gli asciugamani hanno quelle strisce tessute?

By Stefania Romano
8 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario
Spazio Pubblicitario

Addio alla spugna da cucina: il pennello è l’alleato più igienico

By Mirko Rossi
8 Maggio 2025

Nuove prove sull’origine naturale del COVID-19 smentiscono la teoria della fuga dal laboratorio

By Mirko Rossi
8 Maggio 2025

Gli abeti delle Dolomiti si sincronizzano prima dell’eclissi solare

By Valeria Mariani
8 Maggio 2025

Amazon lancia Vulcan, il primo robot tattile nei centri logistici europei

By Stefania Romano
8 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario

Suggeriti per te

Alghe rosse nei pascoli: meno metano dai bovini grazie a UC Davis

Ad PremiereNews
7 Maggio 2025

I brillamenti delle magnetar: la fucina cosmica dell’oro

Alla Prima PaginaNews
7 Maggio 2025

Turbolenze in aumento nei cieli: il clima rende i voli più instabili

Ad PremiereNews
7 Maggio 2025

Il Regno Unito apre alle piante OGM: patate anti-spreco in arrivo

Alla Prima PaginaNews
7 Maggio 2025

Seguici su: 

Scienze.com

© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)

  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
Welcome Back!

Sign in to your account

Username or Email Address
Password

Lost your password?