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L’incredibile uccello grasso: il volatile che sembra un pipistrello

By Stefano Diaz
Published 4 Febbraio 2025
4 Min Read
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Contents
Origini e diffusione dell’uccello grassoVive nelle caverne, ma non sempreUn comportamento che ricorda i pipistrelliGli unici uccelli notturni, frugivori e volantiUn ruolo cruciale nell’ecosistema

Gli uccelli grassi (Steatornis caripensis) sono creature così straordinarie che sembrano uscite da un racconto fantastico. Questi volatili notturni, frugivori e capaci di ecolocalizzazione, hanno caratteristiche talmente insolite che spesso vengono paragonati ai pipistrelli.

Scopriamo di più su questa affascinante specie, le sue origini, le sue abitudini e il motivo per cui è considerata una delle più strane del Sud America.

Origini e diffusione dell’uccello grasso

Questo particolare volatile è originario del Sud America, dove si trova in paesi come Colombia, Venezuela e Bolivia. È conosciuto con il nome di “guácharo”, un termine che deriva dallo spagnolo e significa “lamentatore”, probabilmente a causa dei suoi richiami stridenti.

L’uccello grasso appartiene alla famiglia dei Caprimulgiformi, che comprende anche specie peculiari come i succiacapre e i potoo, con cui condivide alcuni tratti distintivi, tra cui i baffetti attorno al becco.

Il nome “uccello grasso” ha una storia singolare e piuttosto macabra. Fu il naturalista Alexander von Humboldt a coniarlo dopo aver osservato che le popolazioni indigene del Venezuela utilizzavano il grasso dei pulcini di questa specie per scopi alimentari e per produrre combustibile per le torce. Questo perché i piccoli dell’uccello grasso sono estremamente ricchi di lipidi, accumulando un’elevata quantità di grasso durante la crescita.

Vive nelle caverne, ma non sempre

Per molto tempo si è creduto che gli uccelli grassi vivessero esclusivamente nelle grotte, formando colonie che possono raggiungere migliaia di esemplari. Tuttavia, una ricerca condotta nel 2009 ha rivelato un dettaglio sorprendente: trascorrono solo un giorno su tre nelle caverne. Il resto del tempo lo passano appollaiati sugli alberi della foresta pluviale, dove rigurgitano i semi della frutta che hanno ingerito.

Questa abitudine di rigettare i semi mentre riposano li rende importantissimi per l’ecosistema, poiché contribuiscono alla dispersione delle piante tropicali.

Un comportamento che ricorda i pipistrelli

Le somiglianze tra l’uccello grasso e i pipistrelli sono davvero incredibili. Entrambi:

  • Sono notturni, attivi principalmente nelle ore più buie;
  • Si rifugiano nelle caverne, anche se non in modo esclusivo;
  • Utilizzano l’ecolocalizzazione per muoversi nell’oscurità.

L’ecolocalizzazione è un’abilità tipica di alcuni mammiferi, come i pipistrelli e i delfini, ma è estremamente rara tra gli uccelli. Gli uccelli grassi emettono suoni a bassa frequenza che rimbalzano sulle pareti delle caverne, permettendo loro di orientarsi in spazi completamente bui.

A differenza della maggior parte delle specie di pipistrelli, i suoni prodotti dagli uccelli grassi possono essere percepiti dall’orecchio umano, risultando in richiami acuti e striduli.

Gli unici uccelli notturni, frugivori e volanti

Oltre all’ecolocalizzazione, gli uccelli grassi si distinguono per un’altra peculiarità eccezionale: sono gli unici uccelli al mondo che combinano tre caratteristiche uniche:

  1. Attività notturna
  2. Dieta frugivora (si nutrono esclusivamente di frutta)
  3. Capacità di volare

Questa combinazione li rende assolutamente unici nel regno animale, poiché la maggior parte degli uccelli notturni è carnivora o insettivora.

Un ruolo cruciale nell’ecosistema

Nonostante il loro aspetto bizzarro e il nome poco lusinghiero, gli uccelli grassi svolgono un ruolo essenziale nella foresta pluviale. Nutrendosi di frutta e rigurgitando i semi, favoriscono la rigenerazione delle piante tropicali, contribuendo alla biodiversità delle regioni in cui vivono.

Sono, in un certo senso, i giardinieri delle foreste tropicali, e la loro sopravvivenza è fondamentale per il mantenimento dell’equilibrio ambientale.

Anche se non utilizzano l’ecolocalizzazione per trovare il cibo, come fanno i pipistrelli, gli uccelli grassi rimangono una delle specie più affascinanti e misteriose del Sud America.

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