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Plato, il cacciatore di mondi alieni, partirà nel 2026 con Ariane 6

By Sabrina Verdi
Published 3 Febbraio 2025
3 Min Read
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Contents
Un viaggio nello spazio profondoUna tecnologia all’avanguardia per la caccia agli esopianetiIl contributo dell’industria e della ricerca italianaAriane 6: il nuovo lanciatore europeo

Plato, il nuovo telescopio spaziale europeo progettato per scovare esopianeti simili alla Terra, verrà lanciato alla fine del 2026 a bordo di un razzo Ariane 62. L’annuncio dell’accordo tra Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Arianespace è stato dato in occasione della 17ª Conferenza Spaziale Europea a Bruxelles.

Un viaggio nello spazio profondo

Dopo il lancio, Plato verrà posizionato in una speciale orbita chiamata L2, situata a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. Questa posizione privilegiata permetterà al telescopio di identificare pianeti con caratteristiche simili al nostro, sia per dimensioni che per massa, e di valutarne la possibile abitabilità.

“Dopo il successo di missioni come Juice, BepiColombo e il celebre telescopio James Webb, con Plato continueremo a svolgere un ruolo fondamentale nell’esplorazione spaziale e nella ricerca di nuovi mondi”, ha dichiarato David Cavaillolès, CEO di Arianespace.

Una tecnologia all’avanguardia per la caccia agli esopianeti

Il nome Plato è l’acronimo di PLAnetary Transits and Oscillations of stars. Il telescopio è equipaggiato con 26 strumenti ottici avanzati, veri e propri occhi spaziali capaci di osservare fino a 200.000 stelle contemporaneamente. Questo permetterà di individuare anche le più piccole variazioni di luminosità, segnali che potrebbero indicare la presenza di pianeti in orbita e fornire informazioni sulle loro caratteristiche.

L’osservazione delle oscillazioni stellari consentirà inoltre di studiare la struttura interna delle stelle, migliorando la comprensione della loro evoluzione e della formazione dei sistemi planetari.

Il contributo dell’industria e della ricerca italiana

La missione Plato è sviluppata sotto la guida industriale della compagnia tedesca OHB, con la partecipazione di importanti aziende come Leonardo e Thales Alenia Space. Quest’ultima è una joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), che vanta una lunga esperienza nel settore spaziale.

Anche l’Italia gioca un ruolo chiave grazie alla partecipazione scientifica di:

  • Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)
  • Agenzia Spaziale Italiana (ASI)
  • Università di Padova
  • Università di Torino
  • Università Federico II di Napoli
  • Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste

Ariane 6: il nuovo lanciatore europeo

Con l’accordo appena siglato, il numero di lanci già prenotati con il nuovo razzo europeo Ariane 6 sale a 32. Il lanciatore, progettato per sostituire il precedente Ariane 5, ha effettuato il suo volo inaugurale il 9 luglio 2024.

“Sarà la prima missione scientifica a essere lanciata con Ariane 6, e la prima che raggiungerà l’orbita L2, a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. Questo ci permetterà di dimostrare la sua affidabilità e capacità tecnologica“, ha sottolineato Toni Tolker-Nielsen, Direttore dei trasporti spaziali dell’ESA.

Grazie a Plato, l’Europa compie un nuovo passo nella ricerca di mondi alieni e nel tentativo di rispondere a una delle domande più affascinanti dell’umanità: siamo soli nell’universo?

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