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Micronecta scholtzi: l’insetto che sfida le leggi dell’acustica con un suono di 99,2 decibel

By Stefania Romano
Published 29 Gennaio 2025
4 Min Read
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Contents
Il segreto del Micronecta: un violino molto particolareUn canto d’amore… e di scienzaUna scoperta premiata e pubblicataApplicazioni scientifiche e tecnologicheUn talento che non passa inosservato

Chi avrebbe mai pensato che uno degli animali più rumorosi del pianeta sarebbe stato grande appena 2 millimetri? Se vi aspettavate elefanti, balene o forse un coro di tifosi da stadio, preparatevi a essere sorpresi. Il titolo di campione del rumore in proporzione alle dimensioni spetta a un piccolo insetto acquatico: il Micronecta scholtzi, un membro della famiglia delle barchette d’acqua. Questo minuscolo abitante di stagni e fiumi è in grado di produrre un suono che raggiunge i 99,2 decibel, grazie a una caratteristica… piuttosto insolita.

 

Il segreto del Micronecta: un violino molto particolare

Il Micronecta scholtzi genera il suo incredibile rumore attraverso un processo chiamato stridulazione, una tecnica che molti insetti usano per produrre suoni. Normalmente, la stridulazione implica lo sfregamento di due parti del corpo, come le zampe o le ali. Ma questo insetto ha un approccio unico: utilizza il pene come uno strumento musicale. Agendo come un archetto di violino, l’insetto sfrega questa parte del corpo contro una superficie della propria anatomia, generando vibrazioni sonore.

 

Il risultato? Un suono che può essere paragonato al livello di rumore prodotto da un trapano pneumatico, ma emanato da una creatura grande quanto la punta di una matita.

 

Un canto d’amore… e di scienza

Il canto prodotto dal Micronecta ha uno scopo ben preciso: attirare i compagni. Questo richiamo amoroso, udibile dagli esseri umani, raggiunge una frequenza di 10 kHz, rendendolo sorprendentemente percepibile anche al di fuori dell’acqua. Nonostante il 99% del suono si perda nel passaggio dall’acqua all’aria, il volume è talmente alto che le persone possono udirlo passeggiando lungo la riva di un fiume o di uno stagno.

 

Secondo il Dr. James Windmill, dell’Università di Strathclyde, questo fenomeno è ancora più straordinario se si considera che l’area utilizzata per produrre il suono è incredibilmente piccola, pari alla larghezza di un capello umano. Questo solleva domande affascinanti su come una struttura così minuscola possa creare un rumore tanto potente.

 

Una scoperta premiata e pubblicata

Il primato acustico del Micronecta scholtzi è stato ufficialmente riconosciuto nel 2011, quando un gruppo di ricercatori ha presentato i propri risultati alla Conferenza Annuale della Società di Biologia Sperimentale. I dettagli dello studio sono stati poi pubblicati sulla rivista scientifica PLOS ONE, consolidando il titolo di questo minuscolo insetto come l’animale più rumoroso in relazione alle dimensioni del corpo.

 

Applicazioni scientifiche e tecnologiche

La scoperta di questo piccolo prodigio acustico potrebbe avere implicazioni che vanno ben oltre la biologia. Studiando come il Micronecta produca un suono così intenso, gli scienziati potrebbero sviluppare nuove tecnologie in campo acustico. Ad esempio, i sistemi sonar o altre apparecchiature di rilevamento potrebbero trarre ispirazione da questa straordinaria capacità naturale.

 

Dal punto di vista biologico, il monitoraggio dei suoni prodotti dagli insetti potrebbe diventare uno strumento prezioso per la conservazione della biodiversità. Registrare e analizzare i suoni delle popolazioni di insetti in ambienti naturali permetterebbe di monitorare la salute degli ecosistemi e di individuare eventuali cambiamenti ambientali.

 

Un talento che non passa inosservato

Nonostante le sue dimensioni minuscole, il Micronecta scholtzi è un esempio perfetto di come la natura riesca a sorprendere con soluzioni ingegnose e affascinanti. Questo piccolo insetto acquatico dimostra che anche le creature più piccole possono lasciare un segno indelebile… o in questo caso, un rumore indimenticabile.

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