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Come i ricercatori del sonno migliorano il loro riposo notturno: i segreti degli esperti

By Antonio Lombardi
Published 22 Gennaio 2025
6 Min Read
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Salute e benessere

Ottimizzare il riposo notturno è una sfida che non risparmia neppure chi dedica la propria vita allo studio del sonno. Anche i più illustri esperti, infatti, ammettono di avere difficoltà a seguire sempre le proprie raccomandazioni. Malcolm von Schantz, docente presso l’Università di Northumbria a Newcastle upon Tyne, sottolinea che molti ricercatori del sonno non sono “molto bravi a dormire”. Tuttavia, esistono strategie chiave che questi studiosi adottano per migliorare il proprio riposo. Scopriamo insieme quali sono le loro abitudini e i principi su cui si basano.

 

La coerenza è la chiave

Tra le pratiche più efficaci per un buon sonno, la coerenza negli orari emerge come un elemento fondamentale. Creare una routine che rispetti i ritmi circadiani permette di ottimizzare i benefici del riposo. Gli esperti sottolineano l’importanza di pianificare la giornata in funzione delle proprie necessità biologiche, facendo spazio al sonno di qualità.

 

Pianificare il riposo

Secondo i ricercatori, il primo passo per dormire meglio è dare priorità al sonno e integrarlo nella propria routine. Per esempio, chi è naturalmente più produttivo nelle ore serali dovrebbe evitare riunioni mattutine o impegni troppo presto nella giornata. Questa strategia si basa sul rispetto della propria cronobiologia, ossia il ciclo naturale del corpo. Organizzare il proprio orario, con un’attenzione speciale ai momenti di riposo e di veglia, rappresenta un metodo efficace per ottenere un sonno più rigenerante.

 

Controllo dell’illuminazione: il ruolo della luce

La luce è uno degli elementi principali che influenza il ritmo circadiano. Ridurre l’esposizione alla luce artificiale nelle ore serali e massimizzare quella alla luce naturale durante il giorno può fare la differenza.

 

Al tramonto, gli esperti raccomandano di abbassare le luci in casa per simulare un ambiente più rilassante, favorendo così la produzione di melatonina, l’ormone che induce il sonno. Al contrario, al mattino, è fondamentale esporre gli occhi alla luce solare per “attivare” il corpo e migliorare il ritmo sonno-veglia. Aprire le tende non appena sorge il sole o utilizzare lampade con luce brillante è una pratica che i ricercatori considerano essenziale.

 

La temperatura ideale per dormire

Un altro aspetto cruciale riguarda la temperatura corporea. Secondo studi scientifici, il corpo si prepara al sonno abbassando naturalmente la sua temperatura interna. Per favorire questo processo, è consigliabile mantenere la camera da letto fresca, idealmente tra i 15 e i 19 gradi Celsius. Inoltre, indossare abiti leggeri e utilizzare lenzuola traspiranti può aiutare a raggiungere e mantenere una temperatura corporea ottimale durante la notte.

 

Spegnere gli schermi: la sfida del digitale

Uno degli ostacoli principali al sonno nel mondo moderno è l’uso di dispositivi elettronici prima di andare a dormire. Telefoni, tablet e computer emettono una luce blu che può sopprimere la produzione di melatonina e interferire con la qualità del riposo. Gli esperti suggeriscono di evitare gli schermi per almeno un’ora prima di coricarsi, sostituendo queste attività con pratiche più rilassanti come la lettura di un libro o l’ascolto di musica tranquilla.

 

Alimentazione e sonno: una relazione importante

Ciò che si mangia e si beve ha un impatto diretto sulla qualità del riposo. Gli scienziati consigliano di evitare pasti pesanti e ricchi di zuccheri nelle ore serali, poiché questi possono disturbare il sonno. Allo stesso tempo, è importante prestare attenzione al consumo di caffeina, che andrebbe limitato nel pomeriggio e totalmente evitato la sera. Un pasto leggero e bilanciato, consumato alcune ore prima di dormire, è ideale per favorire un sonno continuo e rigenerante.

 

Tecniche di rilassamento

Molti ricercatori del sonno si affidano a tecniche di rilassamento per prepararsi alla notte. Queste possono includere esercizi di respirazione profonda, meditazione o yoga. Queste pratiche aiutano a ridurre lo stress e ad allontanare i pensieri che potrebbero interferire con l’addormentarsi.

 

Il valore del buio

Un altro aspetto sottolineato dagli esperti è l’importanza di dormire in un ambiente completamente buio. Anche una minima fonte di luce, come quella proveniente da una sveglia digitale, può influenzare negativamente la qualità del riposo. Utilizzare tende oscuranti o una mascherina per gli occhi può contribuire a creare un ambiente favorevole al sonno profondo.

 

Esercizio fisico e sonno

L’attività fisica regolare è un alleato prezioso per migliorare la qualità del sonno. Tuttavia, è importante scegliere con attenzione l’orario degli allenamenti. Gli esperti raccomandano di evitare esercizi intensi nelle ore serali, poiché questi possono aumentare la temperatura corporea e rendere più difficile il rilassamento. Una passeggiata tranquilla o attività leggere nel tardo pomeriggio sono, invece, altamente consigliate.

 

Conclusione

Le abitudini dei ricercatori del sonno offrono una guida preziosa per chi desidera migliorare il proprio riposo. Sebbene non sia sempre possibile adottare ogni strategia, anche piccoli cambiamenti possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sul benessere generale.

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