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Un’isola “fantasma” nel Mar Caspio: l’enigmatica creazione di un vulcano di fango

By Giovanna Russo
Published 12 Gennaio 2025
5 Min Read
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Nel Mar Caspio, a soli 25 chilometri dalla costa orientale dell’Azerbaigian, nel 2023 è emersa una nuova isola, ma non una qualsiasi. Questa formazione, generata dall’eruzione del vulcano di fango Kumani Bank, ha attirato l’attenzione degli scienziati di tutto il mondo. Tuttavia, la sua esistenza è destinata a essere temporanea, in quanto destinata a scomparire rapidamente sotto la superficie del mare.

Contents
Le isole “fantasma” del Caspio: una meraviglia passeggeraCome si formano i vulcani di fango?Esplosioni di fuoco: lo spettacolo del Kumani Bank e di altri vulcaniIl futuro delle isole di fango

 

Le isole “fantasma” del Caspio: una meraviglia passeggera

Il vulcano di fango Kumani Bank, noto per le sue spettacolari eruzioni, ha dato origine a quella che gli esperti chiamano un’isola “fantasma”. Questo termine è utilizzato per descrivere formazioni che emergono rapidamente dal mare, ma che altrettanto velocemente vengono erose dalle onde e sommerse nuovamente. La storia del Kumani Bank non è nuova a fenomeni di questo tipo: registrato per la prima volta nel 1861, questo vulcano è eruttato almeno otto volte, creando isole temporanee che lasciano a bocca aperta geologi e curiosi.

 

Le immagini satellitari catturate dai dispositivi Landsat 8 e 9 mostrano l’evoluzione dell’isola. A febbraio 2023, la formazione aveva raggiunto una larghezza di circa 400 metri. Tuttavia, avanzando al dicembre 2024, le immagini evidenziano come la superficie dell’isola si sia ridotta drasticamente, lasciando solo una piccola cresta visibile sopra il livello del mare.

 

Come si formano i vulcani di fango?

I vulcani di fango, pur assomigliando superficialmente ai vulcani tradizionali, differiscono significativamente nella loro composizione e origine. Queste strutture emettono una miscela fluida di sedimenti e gas, piuttosto che lava, creando un cono che si forma sulla superficie terrestre o marina. Il processo di formazione non è ancora completamente compreso, ma gli scienziati ritengono che l’attività tettonica giochi un ruolo cruciale. La pressione esercitata sui sedimenti sotterranei può spingerli verso l’alto, causando un’esplosione in superficie. In alcuni casi, l’accumulo di gas naturale potrebbe contribuire a queste spettacolari eruzioni.

 

Nonostante siano meno pericolosi dei vulcani tradizionali, i vulcani di fango non devono essere sottovalutati. L’eruzione del Kumani Bank ha mostrato che possono essere abbastanza potenti da creare intere isole, anche se temporanee. In passato, altri vulcani di fango nel Mar Caspio hanno prodotto spettacolari pennacchi di fuoco e gas, dimostrando la loro capacità di generare fenomeni naturali di grande impatto.

 

Esplosioni di fuoco: lo spettacolo del Kumani Bank e di altri vulcani

Le eruzioni dei vulcani di fango nel Mar Caspio non si limitano alla creazione di isole. In alcuni casi, le eruzioni sono accompagnate da spettacolari pennacchi di fuoco, un fenomeno osservato anche al Kumani Bank. L’esempio più famoso risale al 2021, quando l’eruzione del vulcano di fango sull’isola di Dashli ha generato un pennacchio di oltre 480 metri di altezza. Questo spettacolo visivo, apparentemente inspiegabile, potrebbe essere causato dalla combustione spontanea dei gas rilasciati durante l’eruzione o dalla frizione tra rocce che provoca scintille.

 

Il Kumani Bank, così come molti altri vulcani di fango presenti nella regione, rappresenta una testimonianza della straordinaria attività geologica dell’Azerbaigian orientale. Con oltre 300 vulcani di fango segnalati lungo la costa e nelle acque adiacenti, questa zona è un laboratorio naturale per studiare questi particolari fenomeni.

 

Il futuro delle isole di fango

Le isole “fantasma” come quella del Kumani Bank non sopravvivono a lungo. Le onde e le correnti marine erodono rapidamente i sedimenti, riportando tutto sotto il livello del mare. Tuttavia, ogni nuova eruzione offre agli scienziati l’opportunità di approfondire la conoscenza di questi misteriosi vulcani e del loro impatto sul paesaggio marino.

 

L’attività vulcanica del Mar Caspio continua a rappresentare un’attrazione per gli studiosi e un esempio di come la natura possa creare e distruggere in un ciclo continuo di trasformazioni.

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