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Sonda Voyager 1 della NASA invia dati incomprensibili dallo spazio interstellare

By Luigi Belli
Published 17 Dicembre 2023
5 Min Read
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Contents
Il misterioso guasto della sonda Voyager 1Il problema tecnicoLa comunicazione incomprensibileIl tentativo di risoluzioneLa missione VoyagerUna missione storicaIl disco d’oroLa tecnologia a bordoUna tecnologia anticaLa longevità delle sondeLa distanza e il futuroLa distanza dalla TerraLa ricerca di soluzioni

Il misterioso guasto della sonda Voyager 1

La sonda spaziale Voyager 1, lanciata dalla NASA nel 1977, sta affrontando un problema tecnico che la rende incapace di trasmettere dati scientifici o ingegneristici alla Terra. Nonostante ciò, la sonda è ancora in grado di ricevere ed eseguire comandi. Gli ingegneri stanno lavorando per risolvere il problema, ma la soluzione potrebbe richiedere tempo a causa della distanza della sonda dalla Terra e della tecnologia ormai obsoleta a bordo.

Il problema tecnico

La comunicazione incomprensibile

La sonda Voyager 1 sta inviando alla Terra una sequenza ripetitiva di uni e zeri senza senso, come annunciato dalla NASA questa settimana. Questo guasto impedisce la trasmissione di dati utili, nonostante la sonda sia ancora in grado di ricevere ed eseguire comandi.

Il tentativo di risoluzione

Dopo aver escluso altre possibilità, il team della Voyager ha determinato che il problema deriva da uno dei tre computer di bordo, chiamato sistema di dati di volo (FDS). Gli ingegneri hanno tentato di riavviare l’FDS lo scorso fine settimana, ma la sonda non ha ancora ripreso a inviare dati utilizzabili.

La missione Voyager

Una missione storica

Lanciate nel 1977, le sonde Voyager 1 e Voyager 2 sono la missione più longeva della NASA. Sono le uniche sonde ad aver esplorato lo spazio interstellare, ovvero l’immensa area tra le stelle. Inizialmente lanciate per studiare Giove e Saturno, e progettate per durare solo cinque anni, le loro scoperte hanno portato la NASA a estendere la missione.

Il disco d’oro

Entrambe le sonde trasportano un “disco d’oro”, un disco in rame placcato in oro di 12 pollici che contiene suoni e immagini per rappresentare l’umanità nel caso venissero incontrate da forme di vita extraterrestri.

La tecnologia a bordo

Una tecnologia antica

Secondo gli standard odierni, la tecnologia a bordo delle sonde Voyager è considerata antica. I loro computer hanno solo 69.63 kilobyte di memoria, appena sufficienti per memorizzare un file jpeg medio. Per fare spazio a nuove osservazioni, devono cancellare i dati dopo averli inviati alla Terra.

La longevità delle sonde

Il design semplice ma robusto delle Voyager ha contribuito alla loro longevità e ha permesso loro di passare da una missione all’altra per raccogliere dati preziosi. Tuttavia, entrambe le sonde hanno sperimentato problemi tecnici nel corso degli anni.

La distanza e il futuro

La distanza dalla Terra

Attualmente, Voyager 1 si trova nello spazio a circa 15 miliardi di miglia dalla Terra e Voyager 2 a più di 12.6 miliardi di miglia. A causa della loro distanza, i comandi dai controllori di missione impiegano 22.5 ore per raggiungere Voyager 1, il che significa che ci vogliono 45 ore per determinare se un comando ha avuto l’esito desiderato.

La ricerca di soluzioni

La NASA afferma che potrebbero essere necessarie diverse settimane per sviluppare un nuovo piano per risolvere l’attuale problema dell’FDS. Trovare soluzioni alle sfide che le sonde incontrano spesso comporta la consultazione di documenti originali, scritti decenni fa da ingegneri che non avevano previsto i problemi odierni, il che richiede tempo per comprendere come un nuovo comando influenzerà le operazioni della sonda per evitare conseguenze indesiderate.

Nonostante le difficoltà, il team di ingegneri è al lavoro per trovare la causa del problema e pianificare i prossimi passi. “Le Voyager stanno operando ben oltre le loro missioni principali e più a lungo di qualsiasi altra sonda nella storia”, ha dichiarato Calla Cofield, specialista in relazioni con i media presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, che gestisce la missione. “Quindi, mentre il team di ingegneria lavora sodo per mantenerle in vita, ci aspettiamo anche che si presentino problemi.”

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