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SETI non ha trovato alieni, quindi hanno comunicato con una balena gobba

By Mirko Rossi
Published 15 Dicembre 2023
4 Min Read
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Quando la ricerca di vita intelligente al di fuori del nostro pianeta non porta a risultati concreti, gli scienziati si rivolgono alle creature più vicine a noi in termini di capacità comunicative: le balene. Un team di ricercatori del SETI Institute ha deciso di intraprendere un dialogo con una balena megattera, con risultati sorprendenti.

Contents
La comunicazione con le balene come alternativa alla ricerca di alieniIl progetto di ricercaIl significato della comunicazioneLe implicazioni della ricerca e le prospettive futureLa metodologia di osservazioneL’intelligenza delle balene e la comunicazione interstellareLe prospettive future della ricerca

La comunicazione con le balene come alternativa alla ricerca di alieni

Il progetto di ricerca

Il team del SETI Institute, noto per la sua ricerca di intelligenza extraterrestre, ha collaborato con esperti di cetacei per stabilire un contatto con una balena megattera di nome Twain. L’incontro, avvenuto in un’area di alimentazione delle balene al largo dell’Alaska sudorientale, ha visto i ricercatori riprodurre dei richiami per attirare l’attenzione dei cetacei nelle vicinanze. Twain ha risposto all’appello, intrattenendo una conversazione di 20 minuti con i suoni registrati il giorno precedente dai membri del suo gruppo.

 

Il significato della comunicazione

Nonostante la natura esatta del messaggio trasmesso da Twain rimanga un mistero, gli scienziati sono entusiasti di questo scambio comunicativo. La dottoressa Brenda McCowan dell’Università della California, Davis, ha affermato che si tratta del primo scambio comunicativo in “lingua” megattera tra umani e balene. Tuttavia, sorge il dubbio su cosa effettivamente gli umani abbiano trasmesso a Twain attraverso le registrazioni, con il rischio di commettere un passo falso inter-specie.

 

Le implicazioni della ricerca e le prospettive future

La metodologia di osservazione

Per evitare di influenzare i risultati, il team ha utilizzato osservatori che non potevano ascoltare la conversazione per monitorare il comportamento di Twain. Ciò ha permesso di correlare le vocalizzazioni della balena con la riproduzione delle risposte registrate, concentrandosi principalmente sul tempo intercorrente tra i richiami per confermare che le vocalizzazioni di Twain fossero effettivamente una risposta a quelle trasmesse dalla nave.

 

L’intelligenza delle balene e la comunicazione interstellare

Le balene megattere sono notoriamente intelligenti, dotate di sistemi sociali complessi, capaci di creare strumenti e di comunicare attraverso canti e richiami sociali. La capacità umana di comunicare attraverso le vaste distanze dello spazio è piuttosto limitata, e al momento dipendiamo da civiltà più avanzate per fare la maggior parte del lavoro al posto nostro. Il dottor Laurance Doyle del SETI Institute sottolinea che questo funziona solo se gli alieni desiderano comunicare con noi e sono disposti a cercare di intercettare i segnali che siamo in grado di costruire. Questa ipotesi è supportata dal comportamento delle balene megattere, secondo Doyle.

 

 

Le prospettive future della ricerca

Nonostante le incertezze, il team di ricerca traccia un parallelo tra il dialogo con le balene come passo verso le conversazioni con gli alieni e lo studio dell’Antartide o del deserto di Atacama prima di mettere piede su Marte. Sperano che almeno ciò aiuti a imparare come valutare la complessità dei messaggi che riceviamo ma che ancora non siamo in grado di comprendere. Lo studio è stato pubblicato in accesso aperto sulla rivista PeerJ.

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