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La vita in montagna dell’Homo erectus 2 milioni di anni fa

By Luigi Belli
Published 12 Dicembre 2023
3 Min Read
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Contents
La scoperta di Homo ‍erectus nelle alture etiopiLa scoperta archeologicaLa migrazione di Homo erectusIl fossile⁤ del 1981Le implicazioni dello studioIl contesto geocronologicoLa datazione dei reperti

La scoperta di Homo ‍erectus nelle alture etiopi

Una recente ricerca⁢ ha portato alla luce nuove informazioni riguardanti la presenza di Homo⁤ erectus nelle regioni montuose dell’Etiopia circa‍ 2 milioni di anni⁣ fa. Questi antichi ominidi non solo si adattarono⁣ a vivere in ambienti ad alta⁤ quota, ma furono anche capaci di produrre strumenti⁤ litici avanzati,⁣ appartenenti alle culture Oldowan ‍e Acheulean. Questa scoperta, basata su un fossile ritrovato nel 1981⁤ e ora riesaminato,​ mette in evidenza l’eccezionale adattabilità e⁤ progressione tecnologica di ‍questa specie.

La scoperta archeologica

La migrazione di Homo erectus

Due ​milioni di anni fa,⁢ Homo erectus si spostò‌ dalle savane di bassa quota⁤ dell’Africa orientale verso le ‍regioni‌ montuose dell’Etiopia, a un’altitudine di circa 2000 metri sul livello del mare. Un nuovo studio ha rivelato che in queste ⁢aree, questi antichi ominidi⁢ furono in grado di creare strumenti appartenenti sia alla cultura Oldowan che a quella Acheulean.

Il fossile⁤ del 1981

Il fossile di un mandibolare infantile, scoperto nel 1981 nel ‌sito di Garba IV, è stato riesaminato⁢ alla luce delle nuove⁣ scoperte. Questo esame ‌ha fornito nuove prospettive​ sull’evoluzione, i modelli migratori e le capacità adattive dei nostri antenati umani.

Le implicazioni dello studio

Il contesto geocronologico

Margherita‍ Mussi e i suoi colleghi hanno ‌valutato il contesto ‌geocronologico del sito di Garba IV e hanno rivalutato l’affinità tassonomica del fossile ​mandibolare. Utilizzando tecniche⁢ di imaging sincrotrone per esaminare la ​morfologia interna ‌dei⁤ denti non erotti nel mandibolare⁣ di Garba ‌IV, ⁤hanno confermato che apparteneva a Homo erectus.

La datazione dei reperti

Combinando le date preliminari ottenute⁤ con il metodo argon-argon per la stratigrafia del sito ⁤con un’analisi magnetostratigrafica più recente, gli autori sostengono‍ che il fossile ha circa 2 milioni ​di anni, rendendolo uno dei più​ antichi esemplari di Homo erectus scoperti fino ad ora e l’unico in chiara associazione⁤ con un’abbondante industria litica Oldowan.

Lo ⁤strato sovrastante, che contiene strumenti Acheulean e risale a circa 1,95 milioni di⁣ anni⁤ fa, rappresenta la più antica evidenza conosciuta di tecnologia litica Acheulean. Secondo Mussi e⁢ i⁣ suoi ‌colleghi, i risultati ⁣dimostrano che già‌ 2 milioni di anni fa, Homo erectus si adattò ‌precocemente‍ e rapidamente‌ a‌ un ambiente montano ad ⁤alta quota, producendo prima tecnologia Oldowan e poi Acheulean.

In conclusione, questi risultati ‌non ‌solo‌ arricchiscono la nostra comprensione dell’evoluzione umana e delle capacità adattive dei nostri antenati, ma offrono anche una⁤ nuova prospettiva sulla diffusione e lo sviluppo delle prime tecnologie litiche. La⁢ scoperta di Homo erectus​ nelle alture etiopi è un tassello fondamentale​ per ricostruire la storia della nostra specie.

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