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Filmato raro di calamaro Bigfin a 3.300 metri di profondità nel Pacifico

By Stefano Diaz
Published 19 Settembre 2024
6 Min Read
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Filmato raro di calamaro Bigfin a 3.300 metri di profondità nel Pacifico

Filmato raro di calamaro Bigfin a 3.300 metri di profondità nel Pacifico

Riprese incredibilmente rare di un calamaro Bigfin a 3.300 metri di profondità nel Pacifico

Un video straordinariamente raro di un calamaro Bigfin, noto per il suo aspetto alieno e i tentacoli incredibilmente lunghi, è stato catturato nelle oscure profondità dell’Oceano Pacifico. Questo filmato è stato recentemente girato da scienziati del Minderoo-UWA Deep-Sea Research Centre e Inkfish, nell’ambito della spedizione Tonga Trench 2024. Da luglio a ottobre 2024, la missione utilizzerà sommergibili e lander di profondità per mappare, profilare e studiare la Fossa delle Tonga, la seconda fossa oceanica più profonda del mondo dopo la Fossa delle Marianne.

La scoperta del calamaro Bigfin

Un avvistamento eccezionale

Il nuovo filmato del calamaro Bigfin è stato girato a una profondità di 3.300 metri utilizzando un lander di profondità equipaggiato con una telecamera e un pezzo di pesce come esca. È la prima volta che questo calamaro viene avvistato nella Fossa delle Tonga e il team si considera molto fortunato; meno di 20 avvistamenti registrati di questa creatura elusiva sono stati fatti fino ad oggi. I calamari Bigfin sono noti per i loro tentacoli sottili che pendono dai loro corpi, estendendosi fino a 8 metri di lunghezza. Queste creature insolite appartengono al genere Magnapinna, che in latino significa “grande pinna”. Esistono solo tre specie descritte – M. atlantica, M. pacifica e M. talismani – ma è possibile che ce ne siano altre ancora sconosciute negli oceani.

Il contributo della spedizione Tonga Trench 2024

Il Professor Alan Jamieson, Direttore del Minderoo-UWA Deep-Sea Research Centre e leader dell’attuale spedizione, ha precedentemente pubblicato un articolo sui calamari Bigfin dopo essere entrato in contatto con uno durante un’immersione con un sommergibile nella Fossa delle Filippine. Oltre a documentare la vita marina, la spedizione mira a raccogliere informazioni sulla geologia dell’Horizon Deep, il punto più profondo della Fossa delle Tonga con una profondità di circa 10.800 metri sotto il livello del mare.

Esplorazione dell’Horizon Deep

Un ambiente desolato

Il Professor Jamieson ha recentemente esplorato le profondità dell’Horizon Deep a bordo di un sommergibile con equipaggio e ha fatto un’osservazione sorprendente: l’area appariva desolata e grigia, quasi totalmente priva di vita eccetto per alcuni vermi a scaglie. Non è chiaro perché la biodiversità non sia abbondante in questa zona, anche se potrebbe avere a che fare con la stabilità del fondale inclinato. “L’assenza è interessante quanto la presenza, solo forse leggermente meno immediatamente gratificante. È affascinante capire perché qui non ci sia assolutamente nulla,” ha detto Jamieson in un video che spiega parte della spedizione Tonga Trench 2024.

Obiettivi scientifici della spedizione

La spedizione Tonga Trench 2024 non si limita solo alla scoperta di nuove specie marine, ma ha anche l’obiettivo di comprendere meglio la geologia e l’ecologia delle profondità oceaniche. Utilizzando tecnologie avanzate come sommergibili e lander di profondità, i ricercatori sperano di raccogliere dati preziosi che possano contribuire a una migliore comprensione degli ecosistemi marini profondi. La scoperta del calamaro Bigfin è solo uno dei tanti risultati attesi da questa ambiziosa missione.

Implicazioni della scoperta

Conservazione e biodiversità

La scoperta del calamaro Bigfin nella Fossa delle Tonga ha importanti implicazioni per la conservazione e la biodiversità. Questi avvistamenti rari ci ricordano quanto poco sappiamo ancora degli oceani e delle creature che li abitano. La documentazione di specie come il calamaro Bigfin può aiutare a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di proteggere gli habitat marini profondi e le specie che vi risiedono. Inoltre, la ricerca continua in queste aree può portare a nuove scoperte scientifiche che potrebbero avere applicazioni in vari campi, dalla biologia marina alla medicina.

Prospettive future

Guardando al futuro, la spedizione Tonga Trench 2024 rappresenta solo l’inizio di una serie di esplorazioni che potrebbero svelare ulteriori misteri delle profondità oceaniche. Con l’avanzamento delle tecnologie di esplorazione subacquea, i ricercatori saranno in grado di spingersi ancora più in profondità e di scoprire nuove specie e fenomeni naturali. La collaborazione internazionale e il finanziamento continuo di queste missioni saranno cruciali per il successo delle future esplorazioni e per la protezione degli ecosistemi marini.

La scoperta del calamaro Bigfin nella Fossa delle Tonga è un evento straordinario che sottolinea l’importanza delle esplorazioni oceaniche e della ricerca scientifica. Grazie agli sforzi del Minderoo-UWA Deep-Sea Research Centre e di Inkfish, stiamo facendo passi avanti significativi nella comprensione delle profondità marine e delle creature che vi abitano. La spedizione Tonga Trench 2024 non solo ha portato alla luce nuove informazioni sulla geologia e la biodiversità delle profondità oceaniche, ma ha anche aperto la strada a future scoperte che potrebbero rivoluzionare il nostro modo di vedere e proteggere gli oceani.

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