Scienze.com
1.5kLike
Google NewsFollow
  • Home
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
Reading: Deficit cerebrali dopo grave Covid-19. Possono equivalere a 20 anni di invecchiamento normale
Share
Font ResizerAa
Scienze.comScienze.com
Cerca
  • News
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cambia Preferenze Cookie
Follow US
© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)
Home » Deficit cerebrali dopo grave Covid-19. Possono equivalere a 20 anni di invecchiamento normale
News

Deficit cerebrali dopo grave Covid-19. Possono equivalere a 20 anni di invecchiamento normale

By Raoul Raffael
Published 24 Settembre 2024
4 Min Read
Share

Deficit cerebrali dopo grave Covid-19. Possono equivalere a 20 anni di invecchiamento normale

La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto significativo sulla salute globale,⁤ e le sue conseguenze si ‌estendono ⁣ben oltre i sintomi respiratori. Recenti studi‍ hanno rivelato che le persone ospedalizzate a causa di infezioni gravi da COVID-19 possono subire cambiamenti cerebrali equivalenti a vent’anni di invecchiamento normale, con un ⁤impatto notevole‍ sulla ⁤loro cognizione. Questo articolo⁣ esplora ⁤i risultati di una ricerca⁤ condotta nel ‌ Regno Unito, la più grande del suo genere, ⁤che ha ⁣esaminato gli effetti neurologici a lungo termine del COVID-19.

Effetti neurologici del ⁤COVID-19

Il⁤ legame tra COVID-19 e il​ cervello

Il⁣ virus SARS-CoV-2, responsabile ⁤del COVID-19, è noto per colpire⁣ vari sistemi del corpo umano, incluso il cervello. Sebbene molti ⁣individui ⁢infettati sperimentino solo sintomi simili a quelli del raffreddore o‌ dell’influenza, è ormai chiaro che il virus può avere ⁢effetti molto più gravi. Tra i pazienti con long COVID, uno dei sintomi più comuni è la cosiddetta “nebbia ⁣cerebrale”, una ⁢condizione caratterizzata da difficoltà ‍di concentrazione e problemi di memoria.

La ricerca del COVID-CNS

Per comprendere meglio⁣ come il COVID-19 possa causare ‌problemi cognitivi e⁤ come gestirli, gli scienziati ‍dell’Università di Liverpool ‌ e del King’s‍ College di Londra hanno avviato lo studio ‌ COVID-19 Clinical Neuroscience Study (COVID-CNS). ​Questo studio ha ⁢coinvolto 351 persone che erano state ospedalizzate per COVID-19 ‍ grave e le ha confrontate con quasi⁢ 3.000 partecipanti di controllo, abbinati ‍per età e sesso.

Risultati dello studio

Declino ‌cognitivo e invecchiamento cerebrale

I risultati dello⁣ studio hanno ‍mostrato⁢ che i pazienti con una storia di ospedalizzazione per COVID-19 grave presentavano deficit cognitivi significativi. Le loro capacità cognitive erano paragonabili a quelle di persone vent’anni più​ anziane. Questo declino era evidente anche in coloro che non avevano manifestato sintomi neurologici acuti durante l’infezione iniziale.

Scansioni ‌MRI e biomarcatori

Le scansioni di risonanza magnetica (MRI) effettuate ‌12-18 mesi dopo l’ospedalizzazione ‌hanno⁣ rivelato una‌ riduzione ⁢della materia grigia ⁢in alcune aree del cervello e ⁤livelli elevati di proteine associate a lesioni cerebrali. Questi risultati suggeriscono che l’ospedalizzazione ‍per ⁤ COVID-19 ⁣ può portare a deficit cognitivi globali misurabili, identificabili anche a ‍distanza di tempo.

Implicazioni future

Meccanismi⁣ biologici sottostanti

Il prossimo passo per i ricercatori è ⁣identificare i meccanismi biologici ‍che sottendono questi cambiamenti cerebrali. Comprendere questi processi potrebbe aiutare a sviluppare strategie terapeutiche non solo per il COVID-19, ma anche per altre⁤ infezioni che potrebbero avere effetti simili ⁤sul cervello.

Applicazioni ⁣per il long ‍COVID

Sebbene lo studio COVID-CNS si sia concentrato su pazienti con ‍ COVID-19 grave, i risultati potrebbero avere implicazioni anche per coloro⁢ che hanno avuto infezioni‌ più lievi​ ma soffrono ‌di long COVID. La ricerca futura potrebbe aiutare a sviluppare ‍trattamenti per⁣ i sintomi cognitivi persistenti, come la nebbia ⁤cerebrale, che​ affliggono molti pazienti.

La ricerca condotta‌ nel Regno Unito ha ‌fornito prove significative che ⁤il COVID-19 può avere effetti a lungo termine sul cervello, equivalenti a vent’anni di ​invecchiamento ⁣normale. Questi risultati sottolineano‌ l’importanza di continuare a‌ studiare‍ gli effetti neurologici del virus e di sviluppare strategie per gestire e mitigare questi⁣ impatti.

Share This Article
Facebook Whatsapp Whatsapp LinkedIn Reddit Telegram Threads Copy Link
Share

Subscribe Newsletter

Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!
Spazio Pubblicitario
Seguici su:
1.5kFollowersLike
Google NewsFollow
Alla Prima PaginaNews

Formaldeide nei cosmetici: rischio invisibile nei prodotti quotidiani

By Mirko Rossi
9 Maggio 2025
Ad PremiereNewsScelto per te

Asteroide grande quanto uno stadio sfiora la Terra senza rischi

By Valeria Mariani
10 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario
Spazio Pubblicitario

La chiave per curare la malattia di Lyme potrebbe celarsi nella parete cellulare del batterio

By Stefania Romano
9 Maggio 2025

Stati Uniti vulnerabili a tempeste solari: allarme da un’esercitazione del 2024

By Stefania Romano
12 Maggio 2025

Il misterioso bagliore della vita: i biofotoni che svaniscono con la morte

By Valeria Mariani
9 Maggio 2025

La luce divina del Partenone: il segreto sacro svelato dalla scienza

By Stefania Romano
9 Maggio 2025
Spazio Pubblicitario

Suggeriti per te

Cicale cibernetiche suonano il Canone di Pachelbel: la scienza trasforma il ronzio in musica sinfonica

Ad PremiereNews
9 Maggio 2025

Camaleonte Belalanda scoperto fuori dal suo habitat: nuova speranza in Madagascar

Alla Prima PaginaNews
9 Maggio 2025

Fornelli, il borgo molisano che sogna in Bitcoin

Ad PremiereNews
9 Maggio 2025

Cannabis e fertilità maschile: nessun impatto evidente sulla qualità dello sperma

Alla Prima PaginaNews
9 Maggio 2025

Seguici su: 

Scienze.com

© Turismo e Ambiente S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 08875060967 – Milano (MI)

  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
Welcome Back!

Sign in to your account

Username or Email Address
Password

Lost your password?