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Axis e Prima in competizione per un miliardo di dollari

By Antonio Lombardi
Published 4 Ottobre 2024
7 Min Read
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Axis e Prima in competizione per un miliardo di dollari

La NASA ha recentemente annunciato i nomi dei due telescopi spaziali che‌ si contenderanno⁤ la finale del programma Probe Explorers, un’iniziativa dedicata⁢ a missioni scientifiche di⁣ “stazza media”. Questo programma si colloca a metà strada tra le missioni flagship e quelle small, offrendo un finanziamento di un miliardo di dollari (esclusi ⁢i costi di lancio e del vettore) per la realizzazione del satellite vincitore, che potrebbe essere lanciato nello spazio già dal 2032. I due contendenti sono Axis ‌ e Prima.

Il programma Probe Explorers

Obiettivi e finanziamenti

Il programma Probe Explorers è ⁢stato ideato⁤ per colmare il divario tra le missioni⁤ flagship, che sono di ⁣grande portata e molto costose, e le missioni small, che‌ sono più limitate in termini di budget e obiettivi. Con un finanziamento di un miliardo di dollari, ⁤il programma mira a realizzare missioni ‍scientifiche di media grandezza che possano fornire risultati significativi nel campo dell’astronomia e dell’astrofisica. Il ‌vincitore della ​competizione ⁤avrà l’opportunità di lanciare⁤ il proprio satellite ​nello spazio entro il 2032.

La fase‌ A e la selezione finale

Entrambe le proposte, ⁣ Axis e ⁣ Prima, sono ora entrate nella cosiddetta ⁢“fase A” del programma. Durante questa fase, ciascun team riceverà 5 milioni di dollari per condurre uno studio dettagliato sul concetto di missione, che ⁢durerà ⁣12 ​mesi. Nel 2026, la NASA valuterà i risultati⁣ di questi studi e selezionerà⁢ il progetto vincitore, dando il via alla costruzione del satellite. Il lancio è previsto a partire dal 2032.

I telescopi Axis e Prima

Axis: Advanced X-ray Imaging Satellite

Axis, acronimo di Advanced X-ray Imaging Satellite, è un telescopio per raggi X a grande campo. ⁤Il principal investigator di questo progetto è Christopher Reynolds della University of⁤ Maryland. Axis è progettato ⁢per ottenere immagini a raggi X ad alta risoluzione su un ampio campo visivo e per essere sensibile a oggetti molto deboli. Questo telescopio sarà in ⁢grado di studiare i ‍primi⁤ buchi neri supermassicci, cercando di comprendere come si sono formati e come hanno contribuito all’evoluzione delle prime galassie. Attualmente, i telescopi disponibili non sono abbastanza sensibili per⁣ questo tipo di‍ studi, ma Axis promette di colmare questa lacuna.

Prima: Probe ‌far-Infrared Mission for Astrophysics

Prima, acronimo di Probe far-Infrared Mission for Astrophysics, è un telescopio per il lontano infrarosso. Il ‍principal investigator di questo progetto è Jason Glenn del Goddard Space⁢ Flight Center ⁢ della NASA. Prima coprirà un ampio intervallo spettrale, da 24 a 261 micron,⁣ una regione critica dello spettro tra⁤ l’infrarosso vicino e le onde ‌radio/sub-millimetriche. La radiazione infrarossa, non subendo gli effetti di oscuramento da parte della polvere ‌interstellare, permetterà di studiare le fasi oscurate della formazione ed evoluzione di galassie e buchi neri supermassicci, dei sistemi planetari e delle loro atmosfere, della stessa polvere e dei metalli attraverso il tempo cosmico.

Contributi italiani ai progetti

Partecipazione italiana ad Axis

Nel team‌ scientifico di Axis è presente anche Nico‌ Cappelluti, professore all’Università di Miami e ⁤associato INAF. Cappelluti ha⁢ sottolineato l’importanza di Axis per‍ lo studio dei primi buchi⁣ neri supermassicci e per mantenere una comunità scientifica attiva nello studio dell’astronomia ​ a raggi X.‌ Grazie ai telescopi Chandra e XMM-Newton, l’astronomia a raggi X ha già ⁤prodotto risultati straordinari, ‍e Axis promette di‌ continuare questa tradizione.

Partecipazione⁣ italiana⁤ a Prima

Carlotta Gruppioni, ​astrofisica all’INAF di Bologna, è fra i co-investigator di Prima. Gruppioni ha espresso entusiasmo⁢ per il progresso⁤ di Prima verso la fase successiva, sottolineando l’importanza di⁢ una missione nel ‌medio/lontano infrarosso per la ​comunità ‍astronomica. L’ultima missione di questo tipo è stata la missione Herschel dell’ESA, lanciata 15 anni fa. Se Prima sarà selezionata, l’Agenzia Spaziale Italiana fornirà la warm payload‍ command and data⁢ handling electronics e⁣ un’antenna ad‍ alto guadagno con transponder, necessaria per la trasmissione ad alto data⁣ rate dei dati acquisiti a bordo.

Prospettive ⁣future

Impatto scientifico di Axis

Axis promette di rivoluzionare lo studio dei buchi neri supermassicci e delle prime galassie. La sua capacità di ottenere immagini a raggi X ad alta risoluzione⁣ su un‌ ampio campo visivo e la sua sensibilità verso oggetti⁤ molto deboli lo rendono uno strumento⁤ unico nel suo ⁤genere. Questo telescopio permetterà di combinare le indagini nell’infrarosso con le osservazioni nella banda dei raggi X, fornendo informazioni cruciali che attualmente non sono accessibili con i telescopi esistenti.

Impatto scientifico di Prima

Prima coprirà una regione critica dello spettro tra l’infrarosso vicino ‌e le onde radio/sub-millimetriche, permettendo di studiare le⁤ fasi oscurate della formazione ed evoluzione di galassie e⁢ buchi neri supermassicci, dei sistemi planetari e delle loro atmosfere, della stessa polvere e dei metalli ⁤attraverso il tempo cosmico. La radiazione infrarossa, non subendo gli effetti di oscuramento da parte della polvere interstellare, offrirà una visione chiara e dettagliata di ‍questi fenomeni, contribuendo in modo significativo alla nostra comprensione dell’universo.

La competizione tra Axis e Prima rappresenta un’opportunità unica per la comunità ​scientifica di avanzare nella comprensione di alcuni ⁢dei misteri più profondi dell’universo. Entrambi i telescopi promettono di fornire dati e scoperte che potrebbero​ rivoluzionare il campo dell’astronomia e dell’astrofisica. La selezione finale, prevista per il⁣ 2026, determinerà quale dei due progetti ​avrà⁤ l’onore di rappresentare il programma Probe Explorers nello spazio.

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