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Roccia di 2 miliardi di anni scoperta con microbi ancora vivi

By Valeria Mariani
Published 4 Ottobre 2024
5 Min Read
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Roccia di 2 miliardi di anni scoperta con microbi ancora vivi

Un’antica roccia di 2 miliardi di anni è stata scoperta in Sudafrica, e se la sua età avanzata non fosse già abbastanza sorprendente, ospita anche sacche di microbi che sono ancora vivi e prosperi. Questi organismi, che esistono da eoni, rappresentano i più antichi ⁢esempi ‌di microbi viventi mai trovati all’interno di rocce antiche.

Scoperta di antichi microbi in Sudafrica

Un ritrovamento straordinario

Un team di ricercatori ha scoperto⁢ cellule microbiche all’interno di fratture⁣ in un campione di roccia di 2 miliardi di anni, colorate di verde e analizzate. L’immagine, fornita da⁣ Y. Suzuki, S. J. Webb, M. Kouduka e altri, mostra chiaramente la presenza di questi antichi organismi. La⁤ roccia è stata estratta‌ dal ⁣ Bushveld Igneous⁢ Complex ​ in Sudafrica, una formazione rocciosa che si è⁣ creata quando il magma si è raffreddato lentamente sotto la superficie terrestre. Questo complesso⁢ copre un’area grande quanto l’Irlanda e contiene alcuni dei⁤ più ricchi‍ depositi di minerali del mondo, inclusi circa il 70% del platino estratto globalmente.

Condizioni ideali per la sopravvivenza

Il‌ Bushveld Igneous Complex è‍ rimasto relativamente invariato ‍dalla sua ‍formazione, offrendo condizioni perfette per la sopravvivenza della vita microbica antica. Gli organismi che vivono profondamente sotto la superficie terrestre evolvono molto lentamente⁣ e hanno un tasso metabolico estremamente basso, il che significa che possono persistere nelle rocce ignee per scale temporali geologiche – fino a 2 miliardi di anni, come dimostrato dalla recente ricerca.

Metodologia della ricerca

Drillaggio e analisi

Con l’aiuto del International Continental ‍Scientific Drilling Program, i⁢ ricercatori hanno perforato 15 metri sotto ⁤il suolo per ⁣recuperare un campione di roccia lungo 30 centimetri. Durante⁤ l’ispezione, il team ha trovato ⁤cellule microbiche vive strettamente imballate nelle fratture della roccia, ⁣isolate dall’ambiente esterno da spazi riempiti di argilla. Per confermare che i microbi fossero⁤ nativi del campione di roccia e non contaminanti derivanti dai processi di ‌perforazione o esame, hanno colorato il DNA dei microbi e utilizzato la spettroscopia infrarossa per esaminare le proteine all’interno di essi⁤ e quelle nell’argilla circostante. Questa tecnica, che avevano⁣ perfezionato nel 2020, ha permesso loro di determinare che gli organismi arcaici erano ‌vivi e non contaminati.

Implicazioni della scoperta

Essendo i più antichi microbi viventi mai scoperti ⁤in campioni di roccia, le implicazioni della loro scoperta ⁢sono di vasta portata, potenzialmente anche fino ​al Pianeta Rosso. Yohey Suzuki, dell’Università di Tokyo e autore principale dello studio che presenta la nuova scoperta, ha dichiarato: “Non sapevamo se le rocce di⁤ 2 miliardi di​ anni fossero abitabili. Fino ad ora, lo strato geologico più antico in cui erano stati trovati ⁢microrganismi viventi era un deposito​ di 100⁣ milioni di anni sotto il fondo⁣ dell’oceano, quindi questa è una​ scoperta molto eccitante.”

Prospettive future

Comprendere l’evoluzione della vita

Studiando il DNA e i genomi di microbi come questi, potremmo essere in grado di⁣ comprendere ‍l’evoluzione della⁤ vita⁤ molto precoce sulla Terra. La scoperta di questi antichi microbi offre una finestra unica⁤ su come la vita ⁤potrebbe essersi⁤ sviluppata in‌ condizioni estreme ⁤e isolate. Questo potrebbe anche fornire indizi preziosi su come cercare la vita su altri pianeti, dove ‌le ​condizioni potrebbero essere simili a quelle trovate nelle profondità della Terra.

Esplorazione di Marte

Suzuki ha​ espresso un grande interesse per l’esistenza di microbi sotterranei non solo sulla Terra, ma anche per la⁤ possibilità di trovarli su altri pianeti. ‍Mentre le ⁢rocce marziane sono generalmente molto più antiche (tra 20 e 30 miliardi di anni), il rover Perseverance della NASA è attualmente programmato ⁣per riportare rocce che hanno un’età simile a quelle utilizzate‍ in questo studio. Trovare vita microbica in campioni terrestri di 2 miliardi di​ anni fa e poter confermare con precisione la loro autenticità rende Suzuki entusiasta per ciò che potremmo ora trovare nei campioni provenienti da​ Marte. ⁤Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Microbial ⁣Ecology.

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