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Armonia tra sei pianeti svela il mistero del singolare sistema stellare

By Mirko Rossi
Published 4 Dicembre 2023
4 Min Read
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Un team internazionale di astronomi ha recentemente scoperto un sistema stellare unico nel suo genere, caratterizzato dalla presenza di sei pianeti in risonanza armonica. Questa scoperta, che ha coinvolto l’utilizzo di diversi telescopi spaziali, apre nuove prospettive nello studio della composizione atmosferica dei pianeti e della loro natura.

Contents
La scoperta del sistema stellare HD 110067Le prime osservazioni con TESSLa rivelazione di CheopsLa risonanza armonica dei sei pianetiUn fenomeno raro e preziosoLa configurazione intatta del sistemaLo studio dei singoli pianetiLe caratteristiche dei subneptuniLa luminosità della stella e le atmosfere estese

 

La scoperta del sistema stellare HD 110067

Le prime osservazioni con TESS

Le prime osservazioni del sistema stellare HD 110067, effettuate dal satellite TESS della NASA, suggerivano la presenza di due pianeti. Tuttavia, osservazioni successive non hanno confermato i pianeti inizialmente individuati, ma ne hanno rivelato altri due diversi.

 

La rivelazione di Cheops

È stato necessario l’impiego di ulteriori osservazioni dettagliate con il satellite Cheops dell’Agenzia Spaziale Europea per svelare la verità: HD 110067 ospita un sistema di sei pianeti. Questo dato è già di per sé notevole, ma ciò che rende il sistema ancora più speciale è la risonanza delle orbite di questi pianeti.

 

La risonanza armonica dei sei pianeti

Un fenomeno raro e prezioso

La risonanza si ritiene si verifichi all’inizio di ogni sistema planetario, ma è facilmente disturbabile da eventi come il passaggio di una stella, una collisione o la presenza di un pianeta gigante. Tuttavia, in questo sistema, la risonanza è rimasta invariata sin dalla sua nascita, oltre 4 miliardi di anni fa.

 

La configurazione intatta del sistema

“Pensiamo che solo circa l’uno percento di tutti i sistemi rimanga in risonanza”, ha affermato Rafael Luque, autore corrispondente dello studio, evidenziando come questo sistema mostri la configurazione originale di un sistema planetario sopravvissuto intatto nel tempo.

 

Lo studio dei singoli pianeti

Le caratteristiche dei subneptuni

I sei mondi scoperti sono classificati come subneptuni, con un raggio che varia da 1,94 a 2,85 volte quello della Terra. Gli astronomi sono stati in grado di inferire la presenza di atmosfere dense. Orbitano attorno alla loro stella in un periodo compreso tra 9 e 54 giorni, rendendo questo un sistema estremamente compatto.

 

La luminosità della stella e le atmosfere estese

HD 110067 è il 20 percento meno luminosa del nostro Sole, ma tenendo conto delle dimensioni relative e delle distanze, risulta essere 10.000 volte più luminosa in luce visibile rispetto a TRAPPIST-1, nonostante sia distante 100 anni luce. Questo la rende la stella più luminosa conosciuta ad avere più di quattro pianeti.

La combinazione di luminosità stellare e atmosfere estese rende questo sistema perfetto per studiare la composizione dell’atmosfera dei subneptuni e comprendere quanto questi pianeti possano differire l’uno dall’altro. Sebbene nel nostro Sistema Solare non siano presenti pianeti di questo tipo, sono molto comuni nell’universo.

 

Il lavoro futuro vedrà il team affinare le masse dei pianeti, fornendo ulteriori informazioni sulla natura dei subneptuni. Si spera inoltre che le atmosfere possano essere studiate in dettaglio. Questo sistema è perfetto per essere esaminato dal telescopio spaziale JWST, attualmente l’unico in grado di caratterizzare l’atmosfera di tutti e sei i pianeti.

 

Uno studio che descrive queste scoperte è stato pubblicato sulla rivista Nature, offrendo un contributo significativo alla comprensione dei sistemi planetari e alla ricerca di nuovi mondi oltre il nostro Sistema Solare.

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