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Home » Catturate perfettamente in ambra vespe gioiello di 130 milioni di anni fa
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Catturate perfettamente in ambra vespe gioiello di 130 milioni di anni fa

By Mirko Rossi
Published 6 Gennaio 2024
3 Min Read
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Una nuova famiglia di vespe gioiello, risalente a 130 milioni di anni fa, è stata scoperta in un pezzo di ambra. Questa scoperta ha permesso di ottenere nuove informazioni sull’evoluzione delle vespe gioiello e ha rivelato l’esistenza di una famiglia di insetti parassiti completamente nuova.

 

Le vespe gioiello appartengono alla super-famiglia dei Chalcidoidea, che comprende vespe parassite che attaccano altri insetti e depongono le loro uova al loro interno, utilizzando un organo tubolare chiamato ovopositore. Durante una visita al Museo di Storia Naturale di Parigi, il ricercatore Lars Krogmann ha notato un esemplare di vespa incastonato nell’ambra, in cui l’ovopositore era coperto da una struttura simile a una coda.

Nonostante fosse stato catalogato come una specie di vespa completamente diversa, Krogmann e i suoi colleghi si sono presto resi conto che si trattava di un antico chalcid – infatti, si è rivelato essere il campione più antico conosciuto al mondo. Il pezzo di ambra è stato originariamente trovato in Libano e la sfortunata vespa al suo interno è stata intrappolata circa 130 milioni di anni fa durante il periodo cretaceo.

 

Questa scoperta rappresenta anche una famiglia completamente nuova di vespe gioiello, che i ricercatori hanno chiamato Protoitidae. “Il nome della famiglia deriva dal fatto che è una forma ‘proto’ dei Chalcidoidea”, ha spiegato Jonah Ulmer, co-autore dello studio che descrive la famiglia di vespe, in una dichiarazione.

Una caratteristica chiave della nuova famiglia è la struttura a forma di coda menzionata in precedenza, che si estende dalla fine dell’addome della vespa; non è presente in nessuna specie vivente oggi. Data la sua posizione vicino all’ovopositore, i ricercatori ipotizzano che potrebbe aver aiutato nella deposizione delle uova o, alternativamente, nel muovere le foglie per cercare ospiti ignari.

 

La struttura distintiva ha anche permesso ai ricercatori di identificare altre specie appartenenti alla famiglia in altri fossili. “Sono emersi presto diversi esemplari simili nell’ambra e la famiglia ora comprende due generi, Protoita e Cretaxenomerus”, ha detto Ulmer. In totale, lo studio ha esaminato 15 campioni, tutti provenienti da due affioramenti in Libano.

Questa scoperta offre uno sguardo raro all’evoluzione delle vespe gioiello, colmando le lacune su come siano diventate ciò che sono oggi. I ricercatori ritengono inoltre che il loro studio dimostri che probabilmente ci sono molte altre famiglie di vespe gioiello ancora da scoprire. Come ha affermato Ulmer, “Protoitidae dimostra che possiamo continuare a cercare più indietro nel tempo di quanto ci aspettassimo e ancora trovare specie nuove e vecchie”.

 

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