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La ricerca sul potenziale dell’olio essenziale di rosa

By Mirko Rossi
Published 1 Aprile 2024
4 Min Read
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Negli ultimi anni, l’attenzione verso metodi di coltivazione più sostenibili e rispettosi dell’ambiente è cresciuta esponenzialmente. In questo contesto, la ricerca di alternative naturali ai pesticidi chimici è diventata una priorità per l’agricoltura biologica. Una recente scoperta scientifica potrebbe rappresentare una svolta significativa in questo ambito: l’olio essenziale di rosa (REO) si è dimostrato un’alternativa naturale ed efficace per proteggere le piante di pomodoro dai parassiti.

 

Un gruppo di ricercatori guidati dal Professor Gen-ichiro Arimura del Dipartimento di Scienze Biologiche e Tecnologiche dell’Università di Tokyo ha condotto uno studio per valutare l’efficacia di 11 oli essenziali (EOs) nell’attivare le risposte difensive dei pomodori. L’olio essenziale di rosa (REO) si è distinto per la sua capacità di stimolare i geni di difesa delle piante e di attrarre i predatori degli erbivori, offrendo così una doppia protezione alle piante di pomodoro.

 

Gli oli essenziali, estratti dalle piante, trovano impiego in diversi settori industriali, come i detergenti, i cosmetici, la farmacologia e gli additivi alimentari. Oltre a questi utilizzi, gli EOs presentano un profilo di sicurezza eccezionale e numerose bioattività che apportano benefici alla salute umana. Inoltre, è stato scoperto che gli EOs possono indurre una risposta repellente agli insetti, grazie agli effetti neurotossici che provocano.

 

L’uso di pesticidi chimici rappresenta attualmente il metodo principale per la protezione delle colture, ma i danni che questi causano all’ambiente e agli ecosistemi, uniti alla necessità di aumentare la produttività alimentare, sottolineano la necessità di trovare alternative più sicure. Di conseguenza, è urgente la ricerca di potenziatori delle difese delle piante. In questo contesto, la disponibilità degli EOs li rende candidati attraenti come attivatori di difesa delle piante ecocompatibili. Tuttavia, mancano esempi sufficientemente provati per soddisfare la domanda.

 

Per affrontare questa sfida, il team di ricerca ha valutato l’efficacia di 11 EOs nell’attivare le risposte difensive dei pomodori. Hanno applicato soluzioni diluite in etanolo di diversi EOs al terreno di piante di pomodoro in vaso e hanno eseguito analisi molecolari per studiare l’espressione genica all’interno del tessuto fogliare. Hanno osservato che l’olio essenziale di rosa (REO) aumentava i livelli di trascrizione di PIR1 e PIN2, i geni coinvolti nella difesa delle piante. Inoltre, le piante di pomodoro trattate con REO mostravano una riduzione dei danni alle foglie causati dalle larve di Spodoptera litura (una specie di falena) e da Tetranychus urticae (un acaro parassita).

 

Spiegando i risultati della ricerca, il Prof. Arimura afferma: “Il REO è ricco di β-citronellolo, un noto repellente per insetti, che ne potenzia l’efficacia. Grazie a ciò, i danni causati dalle larve di falena e dagli acari sono stati significativamente ridotti, confermando il REO come un efficace biostimolante. I risultati hanno anche mostrato che una bassa concentrazione di REO non respingeva T. urticae, ma attirava Phytoseiulus persimilis, un predatore di questi acari, dimostrando così una doppia funzione del REO.”

In generale, lo studio evidenzia il ruolo dell’EO arricchito di β-citronellolo nell’attivare i geni di difesa nelle foglie di pomodoro. Inoltre, fornisce la prova che il REO è un biostimolante efficace per potenziare la difesa delle piante contro i parassiti, che è anche sicuro in quanto non porta a fitotossicità o lascia residui tossici. “Il nostro studio suggerisce un approccio pratico per promuovere la produzione di pomodori biologici che incoraggia pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente. Questa ricerca potrebbe aprire le porte a nuovi sistemi di agricoltura biologica. L’alba di potenti pesticidi naturali e rispettosi dell’ambiente è alle porte,” conclude il Prof. Arimura.

 

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