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L’evoluzione straordinaria delle balene: da mammiferi terrestri a giganti degli oceani

By Valeria Mariani
Published 22 Gennaio 2025
5 Min Read
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Circa 400 milioni di anni fa, un antico antenato di tutte le creature a quattro zampe abbandonò le acque dell’oceano per conquistare la terraferma. Tuttavia, circa 350 milioni di anni dopo, un gruppo di mammiferi terrestri tornò alle profondità marine, dando origine ai cetacei, l’ordine a cui appartengono le balene. Questo affascinante viaggio evolutivo ha portato alla nascita delle creature maestose che oggi popolano gli oceani di tutto il mondo.

Contents
Gli antichi antenati: Pakicetus e AmbulocetusL’emergere dei basilosauridi e dei dorudontidiLa divisione tra Odontoceti e MysticetiLa genetica delle dimensioniUn viaggio che continua

 

Sorprendentemente, il parente vivente più vicino alle balene non è un altro mammifero marino, ma l’ippopotamo, un animale apparentemente diverso, con abitudini e habitat distinti. Le ricerche suggeriscono che ippopotami e balene condividano un antenato comune, vissuto circa 55 milioni di anni fa, che era un mammifero terrestre. Questa connessione genetica offre uno spunto straordinario per comprendere come i mammiferi siano riusciti ad adattarsi a un ambiente completamente diverso.

 

Gli antichi antenati: Pakicetus e Ambulocetus

Uno dei primi antenati delle balene è il Pakicetus, un animale vissuto circa 50 milioni di anni fa lungo le coste del Mare di Tetide, in quella che oggi è la regione del Pakistan e dell’India. Questo mammifero quadrupede, scoperto nel 1983, possedeva caratteristiche che lo collegano ai cetacei moderni. Un dettaglio rilevante è l’osso dell’orecchio, simile a quello delle balene odierne, che probabilmente consentiva a questa creatura di percepire i suoni sott’acqua.

 

Successivamente, evolse l’Ambulocetus, una creatura semi-acquatica vissuta tra i 50 e i 48 milioni di anni fa. Con un corpo allungato e una lunga coda per il nuoto, Ambulocetus era capace di muoversi sia sulla terraferma che in acqua. Questo mammifero rappresenta un importante passo evolutivo verso l’adattamento completo alla vita marina.

 

L’emergere dei basilosauridi e dei dorudontidi

Con il passare dei milioni di anni, gli antenati delle balene si adattarono sempre di più alla vita acquatica. I basilosauridi, vissuti circa 40-33 milioni di anni fa, mostrano caratteristiche intermedie tra i mammiferi terrestri e le balene moderne. Questi animali possedevano piccole zampe posteriori e narici posizionate più in alto sul cranio, segnando il passaggio verso l’attuale sfiatatoio delle balene.

 

Uno degli esemplari più noti di questo periodo è il Dorudon, un mammifero lungo circa 5 metri che viveva esclusivamente in acqua. Dotato di pinne anteriori e arti posteriori ridotti, Dorudon rappresenta un punto di svolta nell’evoluzione dei cetacei verso uno stile di vita completamente marino.

 

La divisione tra Odontoceti e Mysticeti

Circa 34 milioni di anni fa, si verificò una delle trasformazioni più significative nella storia evolutiva delle balene: la divisione tra Odontoceti (balene dentate) e Mysticeti (balene con fanoni). Le balene dentate, come orche, delfini e capodogli, conservarono i denti per catturare le prede. Al contrario, le balene con fanoni svilupparono un sistema di alimentazione a filtro, che le rese capaci di nutrirsi di plancton e piccoli organismi marini.

 

Questi cambiamenti non si limitarono agli aspetti fisici. Le balene dentate, ad esempio, persero la maggior parte dei geni legati all’olfatto, mentre entrambe le linee evolutive eliminarono il gene responsabile della produzione di saliva, un adattamento coerente con la dieta marina. Questi dettagli, rivelati dalla ricerca genetica, mostrano come l’evoluzione abbia plasmato i cetacei per la loro nuova vita negli oceani.

 

La genetica delle dimensioni

Un altro aspetto straordinario riguarda la crescita delle dimensioni delle balene. I loro antenati terrestri, delle dimensioni di una capra, si trasformarono nei colossi marini che conosciamo oggi, come la balenottera azzurra, il più grande animale esistente sulla Terra. Le modifiche genetiche, insieme all’abbondanza di risorse marine, hanno permesso ai cetacei di sviluppare dimensioni impressionanti, garantendo loro un vantaggio evolutivo sia per la caccia che per la sopravvivenza.

 

Un viaggio che continua

L’evoluzione delle balene è un esempio straordinario di adattamento e trasformazione, iniziata milioni di anni fa quando i loro antenati strisciarono fuori dal mare per conquistare la terra, solo per ritornarvi successivamente. Oggi, le balene rappresentano alcune delle specie più affascinanti e misteriose del pianeta, portatrici di una storia che affonda le radici in un passato lontano e che continua a suscitare meraviglia e curiosità.

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