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La ricerca sul passato idrologico di Marte

By Mirko Rossi
Published 8 Marzo 2024
4 Min Read
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Un recente studio ha rivelato che l’antico ​Marte aveva un tasso di⁢ ricarica delle‌ acque sotterranee estremamente basso, suggerendo⁢ che, nonostante le evidenze di acqua sulla sua superficie, il regime idrico del pianeta era molto diverso da‍ quello terrestre. Questa scoperta,‌ ottenuta attraverso vari metodi di modellazione, mette ⁢in luce le difficoltà nel comprendere ⁣il passato ⁢idrologico di Marte e ha implicazioni per‌ le future esplorazioni e la ricerca di risorse idriche.

Contents
Le⁢ dinamiche dell’acqua⁢ su MarteLa ricarica delle acque sotterranee su MarteImplicazioni per il clima e l’esplorazione di MarteModelli‍ utilizzati nello studioImplicazioni‌ per le future esplorazioni di Marte

 

Le⁢ dinamiche dell’acqua⁢ su Marte

Marte è stato un tempo un mondo ricco di ⁢acqua. Il record geologico del‌ Pianeta Rosso mostra prove di acqua che⁣ scorreva sulla superficie, dai delta ⁣dei fiumi alle valli scavate da imponenti inondazioni improvvise. Tuttavia,‍ il nuovo studio dimostra che, indipendentemente dalla quantità di pioggia caduta sulla superficie ‍dell’antico Marte, molto poco di essa si infiltrava in ⁢un acquifero situato negli⁣ altopiani‍ meridionali⁣ del pianeta.

Un dottorando dell’Università del Texas⁢ ad‌ Austin ha fatto questa scoperta modellando la dinamica⁣ di ricarica delle acque sotterranee ⁣per⁣ l’acquifero utilizzando una gamma​ di metodi, dai ​modelli ⁣informatici ​a semplici calcoli ⁣approssimativi.

 

La ricarica delle acque sotterranee su Marte

Indipendentemente dal‌ grado di complessità,⁢ i ⁣risultati hanno convergono sulla stessa risposta: una ricarica media ‍delle acque‍ sotterranee di soli 0,03 millimetri all’anno. Ciò significa⁤ che, ovunque la pioggia sia caduta ‍nel ⁤modello, solo una media di 0,03 millimetri all’anno avrebbe ⁤potuto entrare nell’acquifero e produrre ‍ancora le forme del terreno rimaste ​sul pianeta oggi.

Per confronto, il tasso annuale⁣ di⁣ ricarica delle acque sotterranee per gli ⁣acquiferi di⁢ Trinity e Edwards-Trinity Plateau, che forniscono ⁢acqua a San Antonio, varia generalmente da 2,5 a 50 millimetri all’anno, ovvero ⁢circa 80 a 1.600 volte il tasso di ricarica dell’acquifero marziano calcolato dai ricercatori.

 

Implicazioni per il clima e l’esplorazione di Marte

Questi risultati possono ‍aiutare gli ⁣scienziati a limitare le condizioni climatiche in grado di produrre piogge su Marte in‌ epoca antica. Suggeriscono inoltre‍ un ‍regime idrico molto diverso ‍su Marte ‍rispetto a quello attuale sulla​ Terra.

“Il fatto che le⁣ acque⁣ sotterranee ‌non ⁢siano⁢ un processo così importante potrebbe significare che altri fattori lo sono,” ha ⁢detto l’autore principale Eric Hiatt. “Potrebbe amplificare ⁢l’importanza⁣ dello scorrimento superficiale, o potrebbe semplicemente significare che su Marte non pioveva molto.⁢ Ma ⁣è fondamentalmente diverso da come pensiamo all’acqua sulla Terra.”

I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Icarus. Gli altri autori dell’articolo sono‍ Mohammad Afzal Shadab, dottorando alla Jackson School of Geosciences, e⁢ i membri⁢ della facoltà Sean‌ Gulick, Timothy Goudge e Marc Hesse.

 

Modelli‍ utilizzati nello studio

I modelli⁤ utilizzati nello ‍studio ‍funzionano simulando il flusso delle acque sotterranee ​in un ‍ambiente “stazionario”‌ dove l’entrata e l’uscita dell’acqua nell’acquifero sono bilanciate. ⁤Gli ⁢scienziati hanno poi modificato i parametri⁢ che ⁣influenzano il flusso, ad esempio dove cade la pioggia o la porosità media della roccia,​ e​ osservato quali‌ altre ‍variabili avrebbero dovuto ​cambiare per mantenere lo stato stazionario e quanto fossero plausibili tali⁣ cambiamenti.

 

Implicazioni‌ per le future esplorazioni di Marte

La ricerca non riguarda solo la comprensione⁤ del passato⁣ del Pianeta‍ Rosso. Ha ‍anche implicazioni per le future esplorazioni⁣ di Marte. Comprendere il flusso delle acque sotterranee può aiutare a informare dove trovare acqua oggi, ha detto Hiatt.‍ Sia che si stia ​cercando segni ‌di ​vita antica, cercando di sostenere esploratori umani o producendo carburante per‍ razzi per tornare sulla Terra, è essenziale sapere dove l’acqua⁣ sarebbe più probabilmente presente.

 

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