Il lupo dalla criniera (Chrysocyon brachyurus) è un animale affascinante e unico nel suo genere. Nonostante il suo aspetto possa trarre in inganno, non è strettamente imparentato né con i lupi né con le volpi. Questo canide, infatti, è l’unico membro del genere Chrysocyon, il che lo rende una specie a sé stante. Con le sue lunghe zampe nere, il pelo rosso fluente e le grandi orecchie, il lupo dalla criniera è il più grande canide del Sud America e il quarto più grande al mondo. Il suo nome deriva da una striscia di pelo nero che gli corre lungo il collo e la schiena, mentre il nome scientifico Chrysocyon significa “cane dorato”.
Il lupo dalla criniera è classificato come “Quasi Minacciato” dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), con una popolazione stimata di 17.000 esemplari distribuiti in Sud America, principalmente in Brasile, ma anche in Paraguay, Argentina, Bolivia e Perù. Questo canide si adatta a diversi habitat, tra cui le praterie e le savane, ma è principalmente minacciato dalla perdita del suo habitat naturale a causa della deforestazione, oltre che dalla caccia illegale e dagli incidenti stradali.
Il lupo dalla criniera pesa circa 20-25 chilogrammi e ha un’altezza di 90-100 centimetri al garrese. Queste dimensioni lo rendono un animale imponente, tanto che il World Wildlife Fund ha creato una grafica comparativa per mostrare le dimensioni del lupo dalla criniera rispetto ad altri animali più noti.
Il lupo dalla criniera ha una dieta onnivora che include frutta, verdura e piccoli mammiferi come i roditori, oltre a talvolta insetti. Tra i suoi cibi preferiti vi sono i cuis, simili a cincillà selvatici, e gli uccelli. Inoltre, sembra che il lupo dalla criniera abbia un frutto prediletto: la lobeira o “pianta del lupo”, simile a un pomodoro.
A differenza dei lupi, i lupi dalla criniera non ululano, ma comunicano tramite forti abbaiamenti ruggenti, che servono a tenere lontani altri lupi dalla criniera dai loro compagni. Questi animali sono per lo più solitari, ma si riuniscono durante la stagione riproduttiva per circa un mese.