La moda è in continua evoluzione e, negli ultimi anni, si è assistito a un crescente interesse verso la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente. In questo contesto, un gruppo di ricercatori ha compiuto un passo importante verso la realizzazione di una moda veramente sostenibile, modificando geneticamente dei batteri per produrre un’alternativa alla pelle tradizionale, vegana e priva di plastica, in grado di auto-tinteggiarsi di nero. Gli autori dello studio sono riusciti a far crescere un’intera scarpa (esclusa la suola) dai loro batteri modificati in soli due settimane.
La pelle, come molti altri materiali utilizzati nella produzione di abbigliamento, ha un impatto ambientale significativo. Per questo motivo, i ricercatori sono alla ricerca di alternative più sostenibili. Tra le sostanze più promettenti c’è la cellulosa batterica, prodotta da alcuni batteri del genere Komagataeibacter.
Questi microorganismi secernono catene lineari di glucosio che si auto-assemblano in una rete resistente di fibre, nota come pellicola. Oltre a essere un eccellente tessuto, le pellicole possono essere prodotte rapidamente da scarti di alimenti come frutta marcia, e quindi hanno un’impronta ambientale molto bassa.
Tuttavia, sebbene l’idea di utilizzare la cellulosa batterica come sostituto della pelle non sia una novità, fino ad ora i ricercatori avevano incontrato difficoltà nel trovare un metodo ecologico per aggiungere colore a questi materiali. Infatti, la tintura chimica sintetica è uno dei processi più inquinanti nella moda, con i pigmenti neri utilizzati per colorare la pelle tra i peggiori responsabili.
Per superare questo problema, i ricercatori hanno modificato geneticamente un tipo di Komagataeibacter per produrre l’enzima tirosinasi, che catalizza la formazione del pigmento nero eumelanina. Grazie alla sua bassa solubilità in acqua, l’eumelanina è un ottimo candidato per una tintura tessile, in quanto è improbabile che sbiadisca quando viene lavata.
Nel corso di 14 giorni, il team ha fatto crescere la cellulosa batterica in uno stampo a forma di scarpa utilizzando i loro batteri modificati, prima che una leggera agitazione stimolasse la produzione di eumelanina, tingendo così il materiale di nero dall’interno. Hanno anche prodotto un portafoglio nero tagliando e cucendo fogli di pellicola secreti dai batteri modificati.
“Inventare un nuovo modo più veloce per produrre alternative alla pelle sostenibili e auto-tinteggianti è un grande successo per la biologia sintetica e la moda sostenibile”, ha dichiarato l’autore dello studio, il professor Tom Ellis. “La cellulosa batterica è intrinsecamente vegana e la sua crescita richiede una frazione minima delle emissioni di carbonio, dell’acqua, dell’uso del suolo e del tempo rispetto all’allevamento di bovini per la pelle”, aggiunge.
“A differenza delle alternative alla pelle a base di plastica, la cellulosa batterica può anche essere prodotta senza petrochimici e si biodegraderà in modo sicuro e non tossico nell’ambiente”, afferma Ellis.
Andando oltre, i ricercatori hanno dimostrato che i batteri possono essere stimolati a produrre pigmenti in risposta alla luce blu. Questo ha permesso loro di aggiungere forme e loghi alle pellicole semplicemente illuminando i modelli desiderati con la luce.