L’ascesa dei materiali di stoccaggio flessibili

Immaginate di poter indossare il vostro smartphone al polso, non come un orologio, ma come un vero e proprio bracciale flessibile che avvolge il braccio. O ancora, abiti in grado di ricaricare i vostri dispositivi elettronici semplicemente indossandoli. Questo scenario, che sembra uscito da un film di fantascienza, potrebbe presto diventare realtà grazie a una recente ricerca condotta da un team internazionale di scienziati.

 

I dispositivi flessibili rappresentano il futuro della tecnologia indossabile, ma la loro realizzazione presenta numerose sfide. Una delle principali riguarda l’integrazione di ossidi metallici mesoporosi (MMOs) su substrati plastici. Gli MMOs, caratterizzati da pori di dimensioni comprese tra 2 e 50 nanometri, hanno un’ampia superficie che li rende ideali per applicazioni come lo stoccaggio di energia ad alte prestazioni, la catalisi efficiente, i semiconduttori e i sensori. Tuttavia, la sintesi di questi materiali richiede temperature elevate (superiori ai 350°C), che i substrati plastici comunemente utilizzati nei dispositivi flessibili non sono in grado di sopportare senza perdere la loro integrità.

 

Il team di ricerca, guidato dal Professor Jin Kon Kim e dal Dr. Keon-Woo Kim della Pohang University of Science and Technology (POSTECH), dal Professor Taesung Kim e dallo studente Hyunho Seok della Sungkyunkwan University (SKKU) e dal Professor Hong Chul Moon dell’University of Seoul (UOS), ha trovato una soluzione a questo problema. Utilizzando un effetto sinergico di calore e plasma, sono riusciti a sintetizzare vari MMOs, tra cui l’ossido di vanadio (V2O5), noto per le sue eccellenti proprietà di stoccaggio energetico, a temperature molto più basse (tra i 150 e i 200°C). Le specie chimiche reattive del plasma forniscono l’energia necessaria che altrimenti sarebbe stata fornita dalle alte temperature. I dispositivi realizzati possono essere piegati migliaia di volte senza perdere le loro prestazioni di stoccaggio energetico.

 

Il Professor Jin Kon Kim ha espresso il suo entusiasmo per i risultati ottenuti, affermando che ci troviamo sull’orlo di una rivoluzione nella tecnologia indossabile. La scoperta del suo team potrebbe portare alla realizzazione di dispositivi non solo più flessibili, ma anche molto più adattabili alle nostre esigenze quotidiane.

 

Questa ricerca, pubblicata sulla rivista Advanced Materials, è stata supportata da diversi programmi di finanziamento, tra cui il National Creative Initiative Research Program, il Basic Research in Science & Engineering Program e il Nano & Material Technology Development Program.

In conclusione, la ricerca condotta dal team internazionale di scienziati apre nuove strade per lo sviluppo di dispositivi flessibili e indossabili, superando le sfide legate alla sintesi di materiali avanzati su substrati plastici. Le implicazioni di questa scoperta sono enormi e potrebbero trasformare il modo in cui interagiamo con la tecnologia nella nostra vita quotidiana.

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