Il triangolo del litio: geologia e il nesso nascosto della tecnologia verde

Le Ande Centrali, una delle catene montuose più imponenti del mondo, nascondono al loro interno un tesoro di inestimabile valore: il litio. Questo metallo morbido e argentato è diventato fondamentale per l’industria tecnologica moderna, alimentando batterie di telefoni cellulari, laptop e veicoli elettrici. Ma dove si trovano le più grandi riserve di questo prezioso elemento? La risposta è nelle pianure elevate del Sud America, dove si incontrano Cile, Argentina e Bolivia.

 

Il plateau Altiplano-Puna, un’area elevata di 500.000 chilometri quadrati nelle Ande Centrali, è il secondo altopiano più alto della Terra dopo quello tibetano. Diversi fattori climatici e geologici si sono combinati in queste pianure aride per creare grandi depositi sotterranei di litio. Nonostante l’area riceva pochissime precipitazioni (meno di 30 centimetri all’anno), i fluidi idrotermali associati all’attività vulcanica della regione riforniscono naturalmente gli acquiferi sotterranei. Nel tempo, le rocce contenenti tracce di litio si sono erose, facendo accumulare il metallo negli acquiferi.

 

L’Altiplano-Puna si trova su uno dei più grandi serbatoi conosciuti di magma attivo della Terra. Secondo l’U.S. Geological Survey, circa la metà delle risorse misurate di litio del mondo si trovano in questi depositi sotterranei in Bolivia, Argentina e Cile, un’area nota come “triangolo del litio”.

 

Una recente immagine satellitare catturata il 14 gennaio 2024 dall’Operational Land Imager su Landsat 8 mostra le miniere di litio nella provincia di Jujuy, nel nord-ovest dell’Argentina, vicino al confine con il Cile. Le vasche di evaporazione di colore azzurro chiaro delle miniere spiccano nettamente. Queste miniere si trovano a sud di un grande salar, noto come Salar de Olaroz.

Per raccogliere il litio, vengono perforati pozzi nella salamoia ricca di litio sotto la superficie. La salamoia viene poi convogliata verso vasche di evaporazione rettangolari rivestite di plastica. Qui, la miscela salina rimane per mesi, durante i quali il sole e il vento separano il litio, il sale e altre sostanze attraverso l’evaporazione. La soluzione ricca di litio viene poi trasformata in carbonato di litio o idrossido di litio.

 

Le immagini di Landsat mostrano che la miniera adiacente al Salar de Olaroz si è espansa più volte dal 2016 ed è ora una delle più grandi miniere di litio in Argentina. Nel 2018, sono state sviluppate vasche di evaporazione per un’altra miniera a 2 chilometri a sud. La produzione globale di litio è aumentata quasi dieci volte negli ultimi due decenni, passando da circa 15.000 tonnellate metriche nel 2001 a 146.000 tonnellate metriche nel 2022.

Il litio, quindi, non è solo un elemento chimico, ma una risorsa strategica che alimenta l’innovazione tecnologica e la transizione verso un’economia più sostenibile. Le Ande Centrali, con i loro vasti depositi, giocano un ruolo chiave in questo scenario globale, ma è fondamentale che l’estrazione avvenga in modo responsabile, per preservare l’ambiente e le comunità locali.

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