Scoperte sorprendenti sulla origine delle Malattie neurodegenerative

Gli⁢ scienziati hanno scoperto che⁤ le malattie neurodegenerative, tra ⁤cui la sclerosi multipla, hanno origini ‍antiche. Queste malattie sono state ‍tracciate fino ai ⁤cacciatori-raccoglitori, dimostrando che i geni associati ‌a queste patologie⁣ erano già presenti migliaia di anni fa.

 

Introduzione dei geni del rischio di sclerosi multipla in Europa

La ricerca ha rivelato che i geni che aumentano significativamente il rischio di sviluppare la sclerosi multipla⁤ (SM) sono stati introdotti nell’Europa nord-occidentale circa 5.000 anni fa da⁢ pastori di pecore‍ e bovini migranti dall’est. Questi geni fornivano un vantaggio evolutivo proteggendo dalle infezioni trasmesse dagli animali, ma aumentavano anche il rischio di sviluppare la SM.

Un altro risultato sorprendente⁢ è che gli europei settentrionali sono oggi più alti rispetto a​ quelli meridionali, probabilmente a causa ⁣di una predisposizione genetica ereditata dai popoli Yamnaya.

 

Implicazioni per ​il trattamento delle malattie

Questi‍ risultati hanno importanti ‌implicazioni per la comprensione ⁣e il trattamento delle malattie moderne. La scoperta che i geni del rischio di SM‌ erano vantaggiosi per ⁣gli antichi pastori suggerisce nuove prospettive per⁣ affrontare questa malattia ⁢neurodegenerativa.

Creazione della banca ​genetica

La banca genetica di DNA antico è ⁢stata creata grazie alla collaborazione internazionale e al finanziamento della Fondazione Lundbeck. Questa risorsa unica ha permesso di ottenere nuove intuizioni sulle migrazioni umane antiche e sui profili di rischio genetico ⁣per lo⁣ sviluppo di ​disturbi cerebrali.

Confrontando il ⁤DNA antico con quello di 400.000 persone viventi in Gran Bretagna, i ricercatori hanno potuto mappare ⁤la diffusione storica dei geni e delle malattie,​ offrendo una nuova comprensione dell’evoluzione delle malattie autoimmuni come la SM.

 

Progetti futuri

Il team⁢ di ⁢ricerca prevede di indagare su ⁣altre condizioni neurologiche,‌ come il morbo di Parkinson e l’Alzheimer, e disturbi psichiatrici come l’ADHD⁤ e la schizofrenia. L’obiettivo‌ è rendere la banca genetica accessibile a ricercatori di tutto il mondo.

La ricerca ha dimostrato ‌che gli stili di vita delle popolazioni‍ eurasiatiche negli ultimi 10.000 anni hanno lasciato un’eredità genetica che influisce sull’aspetto fisico e sul rischio di sviluppare numerose malattie nei loro discendenti moderni. Ad esempio, l’altezza degli europei nord-occidentali e i rischi di malattie sono influenzati dalla quantità di DNA ereditato dalle‌ antiche popolazioni migranti.

 

In conclusione, questo studio rappresenta un notevole progresso nella comprensione dell’interazione tra la genetica antica e la salute moderna. Offre nuove prospettive ‍per il⁤ trattamento ⁤delle malattie e sottolinea⁣ l’importanza di considerare la nostra ⁤storia evolutiva nel contesto della ⁤medicina contemporanea.

 

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