La sfida della coltivazione delle piante nello spazio

La conquista dello spazio è da sempre uno degli obiettivi più ambiziosi dell’umanità. Negli ultimi anni, la Nasa ha introdotto un nuovo elemento nell’alimentazione degli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss): l’insalata. Tuttavia, la coltivazione di piante nello spazio presenta delle sfide uniche, tra cui il rischio di infezioni da parte di batteri patogeni come la Salmonella. Questo problema è stato al centro di una ricerca condotta dall’Università del Delaware, che ha scoperto come le piante coltivate in condizioni di microgravità siano più vulnerabili alle infezioni.

 

La ricerca dell’Università del Delaware

Il team di ricerca dell’Università del Delaware, guidato da Noah Totsline, ha condotto esperimenti per simulare le condizioni di microgravità presenti sulla Iss. Utilizzando un clinostato, hanno esposto le piante di lattuga a una gravità ridotta, scoprendo che gli stomi delle piante rimanevano aperti, rendendole più suscettibili alle infezioni da Salmonella. Questa scoperta ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza alimentare nello spazio e ha spinto i ricercatori a cercare soluzioni per proteggere le piante dalle infezioni.

 

Il ruolo dei batteri ausiliari

In passato, l’Università del Delaware aveva dimostrato che l’uso di un batterio ausiliario, il Bacillus subtilis Ud1022, poteva promuovere la crescita delle piante e proteggerle dagli agenti patogeni. Tuttavia, quando questo batterio è stato aggiunto alle piante in condizioni di microgravità simulata, non è riuscito a proteggerle come previsto. Questo ha portato i ricercatori a ipotizzare che il batterio potesse addirittura facilitare l’invasione della Salmonella, aprendo nuove questioni sulla convivenza con i microbi nello spazio.

 

Le implicazioni per la sicurezza alimentare nello spazio

La presenza di microbi e batteri è una realtà con cui dobbiamo convivere, sia sulla Terra che nello spazio. La ricerca dell’Università del Delaware ha evidenziato l’importanza di comprendere meglio come i patogeni batterici reagiscono alla microgravità per sviluppare strategie di mitigazione adeguate. Questo è fondamentale per garantire la sicurezza alimentare degli astronauti e per prevenire il rischio di epidemie a bordo della Iss.

 

La collaborazione tra esperti

Per affrontare le sfide della sicurezza alimentare nello spazio, è necessario un approccio multidisciplinare. Gli esperti di biologia vegetale e sicurezza alimentare microbica dell’Università del Delaware collaborano da anni per studiare le interazioni tra agenti patogeni umani e piante. Questo lavoro congiunto è essenziale per ridurre i rischi associati alla contaminazione delle verdure a foglia e per garantire un’alimentazione sicura ed equilibrata per gli astronauti.

 

Le possibili soluzioni

Per contrastare il problema delle piante che aprono i loro stomi in un ambiente di microgravità, gli scienziati stanno esplorando diverse soluzioni, tra cui l’uso di semi sterilizzati e il miglioramento genetico delle piante. Il laboratorio guidato da Bais sta valutando diverse varietà di lattuga con genetiche differenti per identificare quelle che possano chiudere gli stomi in condizioni di microgravità simulata. Questo lavoro è cruciale per garantire che le future missioni spaziali non siano messe a rischio da epidemie di sicurezza alimentare.

 

In conclusione, la ricerca dell’Università del Delaware ha messo in luce le sfide uniche della coltivazione delle piante nello spazio e l’importanza di garantire la sicurezza alimentare per gli astronauti. Con una popolazione in continua crescita sulla Terra e la necessità di esplorare nuovi spazi abitativi, la ricerca sulla convivenza umana nello spazio e sulla produzione di cibo sicuro diventa sempre più rilevante. La soluzione potrebbe risiedere nell’innovazione scientifica e nella collaborazione tra esperti di diverse discipline.

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