La⁢ carenza di micronutrienti e la resistenza agli antibiotici

Un gruppo di ricercatori ​dell’Università della Columbia Britannica ​ha recentemente portato alla luce una correlazione tra la carenza di micronutrienti nei primi anni di vita e le modifiche nel microbioma‍ intestinale, che potrebbero ‍contribuire all’aumento della resistenza agli antibiotici⁣ a livello globale. Lo studio ha evidenziato come la mancanza di nutrienti essenziali quali la vitamina A, B12, l’acido ⁢folico,‍ il ferro e lo⁣ zinco porti a ‍un incremento di patogeni opportunistici e di geni⁤ legati alla ⁣resistenza agli antibiotici nell’intestino. Questa scoperta sfida la ​visione tradizionale secondo cui⁣ la resistenza agli antibiotici è dovuta principalmente all’abuso di questi farmaci, mettendo⁤ in luce il ruolo della “fame nascosta” in questa problematica sanitaria globale. Lo studio sottolinea la necessità‍ di soluzioni complete‍ per affrontare ⁣la malnutrizione e le ⁢sue implicazioni nella resistenza agli antibiotici.

 

Deficit di micronutrienti e composizione del microbioma intestinale

La⁢ ricerca si è concentrata ‌sul comprendere l’impatto⁣ di livelli‌ insufficienti di micronutrienti chiave,⁤ inclusi la vitamina A, B12, l’acido folico,‍ il ferro‌ e ‌lo zinco, sulla variegata gamma di batteri, virus, funghi e altri microorganismi che ‍risiedono ‍nel tratto​ digestivo.

Si è scoperto che queste‍ carenze​ portano a significativi‌ cambiamenti nel ⁣microbioma intestinale dei topi, in particolare un’allarmante espansione di batteri e funghi noti per essere‌ patogeni opportunistici.

 

Geni di resistenza agli antibiotici e carenze nutrizionali

È ​emerso inoltre che i topi con ‍carenze di micronutrienti mostravano un maggiore arricchimento di geni che sono stati collegati alla ⁤resistenza ‌agli antibiotici.

“La carenza di ​micronutrienti è stata un fattore trascurato nel dibattito sulla resistenza globale agli ​antibiotici”, ha affermato la dottoressa⁤ Paula Littlejohn, ricercatrice post-dottorato presso il dipartimento di⁢ genetica medica e‌ pediatria dell’UBC ‌e l’Istituto di Ricerca‍ dell’Ospedale Pediatrico della Columbia⁤ Britannica. “Questa ​è una ‌scoperta significativa, poiché suggerisce⁤ che le carenze nutrizionali possono rendere l’ambiente intestinale più favorevole allo sviluppo della resistenza agli antibiotici, che è⁢ una preoccupazione sanitaria‌ globale di ⁣grande rilievo.”

I batteri⁣ possiedono naturalmente questi geni come meccanismo di ⁣difesa. Alcune circostanze, come la ‌pressione degli antibiotici⁣ o lo stress nutrizionale, ⁣causano un aumento ‌di questi meccanismi. Questo rappresenta⁢ una minaccia che potrebbe rendere molti antibiotici ‍potenti inefficaci e portare a un futuro in cui le infezioni comuni potrebbero‌ diventare‌ letali.

 

La “fame nascosta”‍ e le sue implicazioni

La resistenza agli antibiotici è spesso attribuita all’uso ⁣eccessivo e improprio⁤ degli⁤ antibiotici,‍ ma il ‍lavoro della dottoressa ‌Littlejohn e dei suoi colleghi dell’UBC suggerisce che la “fame nascosta” ‌delle carenze di micronutrienti‍ è ‌un altro fattore importante.

“A livello globale, circa 340 milioni di bambini sotto i cinque ‌anni soffrono di carenze multiple di micronutrienti, che non solo influenzano‌ la loro‌ crescita ma alterano anche significativamente i loro microbiomi intestinali”, ha detto la dottoressa Littlejohn.‍ “I nostri risultati ⁤sono particolarmente preoccupanti poiché questi ⁤bambini spesso ricevono⁢ prescrizioni⁣ di antibiotici per ‌malattie legate alla malnutrizione. Ironia della sorte, il‌ loro microbioma intestinale potrebbe essere predisposto‌ alla resistenza agli antibiotici a causa delle carenze ⁣di micronutrienti sottostanti.”

 

Lo studio offre intuizioni⁤ fondamentali sulle conseguenze a lungo termine delle carenze ⁤di⁣ micronutrienti nei primi anni di vita. Sottolinea la necessità di strategie complete per affrontare la malnutrizione e i⁣ suoi effetti a catena sulla salute. Affrontare le carenze di micronutrienti non‍ è solo una questione di superare la malnutrizione, ma potrebbe anche essere un passo⁤ cruciale nella‌ lotta‍ contro il flagello globale della resistenza agli ‌antibiotici.

 

Lo ‌studio è stato⁢ finanziato dagli ‍Istituti Canadesi di Ricerca Sanitaria.

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