Nuova scoperta nel trattamento dell’epilessia genetica infantile

Una nuova scoperta nella ricerca sull’epilessia genetica

Uno studio innovativo condotto dai ricercatori dell’Istituto Francis Crick, dell’UCL e della ⁤MSD⁢ ha portato alla ⁢luce un fattore ⁢chiave nella lotta contro⁣ una forma di epilessia⁢ genetica, la CDKL5 deficiency disorder ⁤(CDD). La scoperta‍ del canale del calcio Cav2.3 apre⁣ la strada a nuovi potenziali trattamenti, segnando un importante⁢ passo ⁣avanti nella ricerca sull’epilessia.

Identificazione di un nuovo bersaglio terapeutico

La CDKL5 deficiency disorder

Le‌ encefalopatie epilettiche ‌e dello⁢ sviluppo ⁣sono forme​ rare di ​epilessia che iniziano nella prima ​infanzia. La CDD è una delle più comuni tipologie di epilessia genetica e provoca crisi convulsive ⁣e ritardi nello sviluppo. Attualmente, i bambini ​affetti sono trattati con farmaci antiepilettici generici, ⁢in quanto non esistono‍ ancora farmaci specifici per questa ⁣patologia.

Il ruolo del gene CDKL5

La CDD comporta la perdita di funzione di un gene ⁢che produce l’enzima CDKL5, ⁣il quale ‌fosforila le proteine, aggiungendo una molecola di fosfato per modificarne la funzione. Fino ad ora, non era chiaro come le​ mutazioni genetiche nel ​CDKL5 causassero la CDD.

La scoperta⁤ del canale del ⁤calcio Cav2.3

Funzione del canale del calcio

I ricercatori hanno identificato il canale del calcio Cav2.3 come bersaglio. Questo canale permette l’ingresso del calcio nelle cellule nervose, eccitando la ‌cellula e‍ consentendole di trasmettere segnali⁢ elettrici. Questo⁤ processo è necessario per il corretto funzionamento ⁤del sistema nervoso, ma un ⁢eccessivo ingresso di calcio nelle cellule⁤ può‍ portare a ipereccitabilità e crisi convulsive.

Collegamento tra Cav2.3 e epilessia grave

Mutazioni nel Cav2.3 ⁤che ne aumentano‌ l’attività sono​ già note per causare epilessia ⁤grave a ⁤esordio​ precoce in una ‍condizione correlata chiamata DEE69, che condivide molti sintomi con la CDD. Questi risultati suggeriscono che l’iperattività di Cav2.3 è una caratteristica comune di‌ entrambi ‍i ⁣disturbi e⁣ che l’inibizione di Cav2.3 ​potrebbe aiutare a controllare sintomi come le crisi convulsive.

Implicazioni ⁤e prossimi passi

Impatto della ricerca

La ricerca⁢ evidenzia⁢ per la prima volta‍ un bersaglio di‍ CDKL5 con un collegamento‍ all’eccitabilità neuronale. Esistono prove frammentarie che questo ⁣canale del ⁢calcio⁣ potrebbe essere coinvolto anche in altri tipi di epilessia, quindi‌ si ritiene che gli inibitori di⁣ Cav2.3 potrebbero essere‌ testati più ampiamente‍ in futuro.

Prospettive future

I ricercatori⁣ stanno ora ‍collaborando con Lario Therapeutics, una società biotecnologica di recente costituzione che mira⁤ a sviluppare inibitori di CaV2.3 come farmaci di precisione per trattare la CDD e sindromi neurologiche correlate. Questo studio⁢ rappresenta un ⁤passo significativo verso la‍ comprensione ⁣e ⁤il ⁤trattamento delle encefalopatie ‌epilettiche dello sviluppo, ​un’area di‌ grande necessità medica ‍non ancora soddisfatta.

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