Organismo marino di 450 milioni di anni riportato in vita come robot morbido

Organismo ⁤marino di 450 milioni di anni riportato “in vita” come un ⁤robot morbido

Un organismo marino estinto ‍di 450 ‍milioni di anni⁣ è tornato non con un botto, ma con ⁤un leggero‍ tonfo, dopo che i⁢ ricercatori lo hanno ricreato sotto forma di una replica ‍robotica morbida. ​Si spera che questo sia il primo‌ di molti robot ⁣simili che potrebbero essere utilizzati per‌ darci una migliore comprensione di come si muovevano gli organismi ‍estinti e di come ciò si sia evoluto ‌in ciò che vediamo nel regno animale oggi.

Il robot è una replica di un pleurocystid, un organismo marino che apparteneva ‍agli echinodermi, una ​classe di animali che ⁣oggi include stelle ⁤marine e ricci⁣ di mare. Si ritiene che i pleurocystid siano stati uno‌ dei primi ‍echinodermi capaci di utilizzare un fusto muscolare per muoversi e abbiano svolto un ruolo ⁤critico nell’evoluzione degli echinodermi. Tuttavia,⁤ non esiste nulla di ‌simile a loro che esista oggi, quindi è difficile sapere esattamente quale ⁤fosse⁢ il ‌loro​ ruolo evolutivo.

Di conseguenza, i ​ricercatori si sono rivolti alla robotica⁤ morbida per ricreare⁢ l’organismo antico ‍e i suoi movimenti. Il team internazionale ha utilizzato prove fossili di pleurocystid per guidare la progettazione del⁢ robot, che hanno realizzato combinando elementi stampati ‌in 3D e polimeri. Questo ha⁤ imitato la natura ‌flessibile‌ del fusto muscolare simile a una coda della creatura.

Hanno scoperto che ‌il fusto muscolare era probabilmente fondamentale per il movimento dell’organismo, permettendogli di muoversi ‍sul fondo del mare spingendo⁢ l’animale in avanti: ampi⁢ movimenti ampi erano probabilmente ‍il‍ movimento ⁢più efficace per questo. I⁢ ricercatori hanno⁣ anche ⁤scoperto che potevano aumentare la velocità dell’animale aumentando la lunghezza del fusto, in un modo che non⁣ avrebbe⁣ comportato​ un costo energetico eccessivo per la creatura.

Il robot pleurocystid fa parte di un ‌nuovo ​campo di ricerca in crescita: la paleobionica.‍ Il campo mira a utilizzare la ​robotica con materiali flessibili e morbidi per replicare organismi estinti, nella speranza di comprendere meglio i⁣ fattori biomeccanici che hanno guidato l’evoluzione. Dopo aver dimostrato che ciò era possibile con i pleurocystid, i ricercatori mirano a replicare ancora più creature estinte.

“Portare nuova vita a qualcosa ⁤che esisteva quasi 500 milioni di anni fa è eccitante ⁣di per sé, ma ciò che ci entusiasma davvero di questa scoperta è quanto potremo imparare da essa”, ha dichiarato il co-autore Professor​ Phil LeDuc ⁣in una dichiarazione. “Non stiamo solo ‌guardando fossili ⁢nel ‍terreno, stiamo cercando di ⁢capire meglio la⁤ vita attraverso la collaborazione con⁢ incredibili paleontologi”.

Lo studio è stato pubblicato nelle ⁣Proceedings of⁣ the National Academy of‌ Sciences.

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