Uomo scopre per caso una città sotterranea, scavando la propria casa

A volte le più grandi scoperte avvengono quasi per caso, a seguito di fatti fortuiti del tutto inverosimili

Avete presente quando una persona che conoscete vi racconta una storia che lo riguarda, e magari la riempie di alcuni  particolari un po’ esagerati? Chiaramente sarete molto scettici, e magari non crederete fino in fondo a quello che vi ha raccontato.

Uno scorcio dei resti della città sotterranea a più livelli in Cappadocia, Turchia

Però a volte ci sono delle storie che, nonostante possano essere più incredibili anche di una favola, si rivelano essere la pura, semplice realtà. Avete presente “Alice nel paese delle meraviglie?” Ecco, la storia che segue non si discosta molto da quel libro di fantasia.

 

Nel 1963, un uomo della provincia di Nevşehir, città nel centro della Turchia, mentre stava abbattendo un muro nel suo seminterrato, fece una scoperta a dir poco favolosa. Martellando il suo muro infatti, si trovò di fronte a un tunnel.

 

E dopo il primo tunnel, altri se ne diramavano fino a comporre un vero e proprio percorso sotterraneo risalente a secoli e secoli prima. Quella che questo spaesato uomo turco riportò alla luce era niente meno che un’enorme città sotterranea.

 

Questa città era composta da 18 piani, in cui erano presenti cappelle, scuole, stalle e tanto altro. Insomma tutti i luoghi centrali e fondamentali di una società che, come ricostruito successivamente, vi era vissuta fin dal VII secolo a.C.

 

Caratteristiche dell’antica città

Secondo gli archeologi la città, conosciuta come Derinkuyu, e abbandonata per secoli, poteva ospitare fino a 20.000 persone. Nella costruzione della città fu determinante la morbidezza della roccia che, formata da depositi di cenere vulcanica, permise di poter essere scolpita facilmente.

 

La città continuò ad essere abitata a lungo, e raggiunse il suo apice nel periodo bizantino (tra il 395 e il 1453 d.C.), quando il labirinto di tunnel, stanze, abitazioni arrivò a coprire ben 445 chilometri quadri.

 

Oltre a questo, la città era provvista di vari ingressi nascosti (forse per non rivelare la sua precisa collocazione), di tunnel di ventilazione per fare entrare l’aria nei luoghi sotterranei, di pozzi e di canali d’acqua.

 

Insomma, una vera e propria opera di ingegneria, che oggi è possibile visitare semplicemente perché un uomo, più di 60 anni fa, voleva ristrutturare casa sua. Sembra incredibile, ma quanto raccontato è tutto vero.

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