Covid-19, c’è chi si è infettato due volte in meno di un mese

Chi ha contratto il Covid-19 può infettarsi nuovamente persino in tempi ravvicinati, la colpa è delle varianti

Negli ultimi mesi sono stati registrati molti casi in cui persone, colpite dal virus e sottoposte alle cure e all’isolamento predisposto per ogni singolo caso, siano poi ritornate a presentare nuovamente i sintomi a distanza di 20 giorni e a risultare positivi.

E’ possibile contrarre il virus in tempi molto ravvicinati

Ci sono stati, inoltre, casi abbastanza frequenti in cui persone si siano infettate con due differenti varianti, anche avendo completato il ciclo vaccinale.  Da ciò si è dedotto che l’estrema circolazione della variante Omicron stia sviluppando delle infezioni rivoluzionarie.

 

Il ceppo, che trova le sue radici in Sudafrica, è composto da oltre 30 mutazioni sulla proteina Spike. Ciò ha fatto in modo che creasse terreno fertile per legarsi molto velocemente alle cellule umane e dare il via all’infezione.

 

Questo fenomeno ha, inoltre, fatto in modo che la variante Omicron riuscisse facilmente a sovrastare, in parte, le difese date non solo dai vaccini. Sono infatti poco efficaci anche le difese degli anticorpi creati a seguito dello sviluppo della malattia.

Alto rischio di infettarsi anche per i vaccinati e per chi ha contratto la malattia

E’ bene però ricordare che la vaccinazione contro il Covid-19 ha permesso di escludere almeno degli effetti gravi sull’organismo. Le persone godono infatti di una protezione da sviluppi molto più seri.

 

Stando a recenti studi, il rischio di contrarre la variante Omicron è cinque volte maggiore rispetto alle precedenti mutazioni. Questo ha permesso di infettarsi anche due volte in un mese. La reinfezione è data, dunque, dalla presenza notevole delle varianti.

 

Nonostante il corpo conserva, nel proprio sistema, una memoria specifica circa il ceppo che si è contratto, ciò non esclude la possibilità, seppur remota, di contrarre il Covid-19 sotto altre varianti e questo è dovuto proprio dalla rapida mutazione del virus.

 

Sulla base di queste informazioni è facile dedurre che anche le persone completamente vaccinate o che hanno già contratto la malattia devono mantenere alta la guardia. Finché il virus continuerà a mutare, le possibilità di contagio e dei rischi ad esso connesso sono ancora abbastanza serie.

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