Terrore da guerra atomica, un vero incubo

Stati di ansia crescenti derivanti dalle notizie sulla guerra, ecco come combatterli

Sentir continuamente parlare di guerra atomica, se non sappiamo come comportarci e non impariamo a capire le nostre emozioni, può provocare ansia e stress, arrivando perfino a sopraffarci nella nostra vita di tutti i giorni.

Le paure di un conflitto nucleare ci stanno assalendo in questo periodo

Ognuno ha reagito in modo diverso alle notizie, ai video, alle immagini terribili che vengono trasmesse in questi giorni. La visione di città bombardate e distrutte, di intere famiglie in fuga, di morti, di strade trasformate in crateri, porta ognuno di noi a soffrire e a provare un profondo orrore.

 

Tutti ci chiediamo, con uno stato d’ansia inevitabile e crescente: e se domani succedesse qui? E se davvero scoppiasse la guerra nucleare? Io cosa farei? Scapperei? Mi nasconderei? Lotterei? Una lunga serie di domande a cui è difficile dare risposta.

 

Per questo è giusto, per non diventare preda di pensieri distruttivi (che, se mal gestiti, potrebbero arrivare ad intaccare sonno ed appetito), riconoscere queste paure e lavorarci correttamente. Ammettere di soffrire di ansia è il primo passo per affrontare queste sensazioni.

 

Il secondo passo, poi, è non tenere tutto dentro. Se si soffre di ansia da guerra bisogna cercare di liberare tutto questo malessere provando a parlarne, in primo luogo, con il proprio partner e con i propri cari.

“Bombardamento” d’informazioni, necessario un equilibrio

Se questo non si rivelasse sufficiente e se i sintomi dovessero diventare sempre più frequenti, è buona cosa rivolgersi ad un professionista del settore, quale ad esempio uno psicologo. Molto importante è anche capire come informarsi in modo corretto.

 

Controllare compulsivamente i notiziari ogni cinque minuti creerà molta confusione in noi, risultando peraltro controproducente. Troppe notizie, spesso contrastanti, lasciano pochissimo tempo per riflettere tra l’una e l’altra.

 

Imponiamoci, allora, di scegliere un momento della giornata e un orario preciso da dedicare alla ricerca delle informazioni e all’ascolto dei notiziari. Cerchiamo di rispettare rigorosamente i tempi che abbiamo stabilito per permettere alla nostra testa di lavorare al giusto ritmo.

 

I sovraccarichi di informazioni sono inutili. Infatti, altra cosa importante, è non dimenticare che non abbiamo il potere e il peso politico per cambiare le cose nel mondo. Quello possiamo fare meglio è vivere nel nostro presente accettando appieno le continue emozioni che si agitano in noi.

 

Se a questo uniremo una buona alimentazione, un buon riposo e una giusta dose di attività fisica, aiuteremo ancor di più la nostra mente a lasciar andare questi terribili e difficili pensieri, riuscendo a conviverci più serenamente.

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