La vita sulla Terra per opera di una Cometa

Grande esplosione cometa di 13 mila anni fa ha avviato civiltà moderna

Circa 13.000 anni fa, a causa dell’esplosione di una cometa, dei frammenti si schiantarono sul pianeta Terra, più precisamente su vasti territori oggi noti come Medio Oriente, Nord America e Groenlandia.

Comete nello Spazio profondo

Secondo un nuovo studio, ci sarebbero numerose prove sul fatto che frammenti di cometa abbiano contribuito alla nascita della civiltà umana. Per ora, quasi tutte le ricerche pubblicate su Earth-Science Reviews, si concentrano sulla verifica dell’impatto dei frammenti della cometa sulla Terra.

 

Sulla base della linea temporale, la cometa ha coinciso con gli improvvisi cambiamenti sia nel clima globale che nella cultura umana. Il cambiamento climatico si mostra in grado d’influenzare il corso della storia umana.

 

Un ricercatore dell’Università di Edimburgo ha rinvenuto, laddove c’è stato l’impatto dei frammenti, tutte le prove che valorizzerebbero la veridicità dello schianto, come il platino e i nano diamanti, materiali che si trovano generalmente nella cometa.

 

La cometa avrebbe anche innescato un’era glaciale in miniatura, della durata circa di un millennio. Sono stati coinvolti territori che oggi sono conosciuti con il nome di Egitto, Iraq e Libano.

 

Molte specie animali si sarebbero estinte dall’impatto stimato 13 mila anni fa. La vita umana sarebbe cambiata, con gli uomini sopravvissuti del tempo che iniziarono a coltivare, avviando la strada verso la civiltà moderna.

 

Questa grande catastrofe cosmica sembra essere stata commemorata sui giganteschi pilastri di pietra di Göbekli Tepe, che potrebbe essere il primo tempio del mondo, collegato con l’origine della civiltà nella Mezzaluna Fertile del sud-ovest asiatico.

 

Le incisioni dell’antica stele rappresenterebbero un vero e proprio libro di storia “ante litteram”. Martin Sweatman, autore e studioso solitario, durante il rilascio di alcune parole, ha detto: “La civiltà, quindi, è iniziata con il botto?”

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