Il più vecchio computer ha 200 anni

I primi macchinari vennero creati ad inizio Ottocento

Il più vecchio computer mai realizzato nella storia dell’umanità ha oltre 200 anni. Ciò si evince grazie a una serie di documenti storici risalenti al XIX secolo. Si è così identificata la prima versione di PC mai realizzata.

Schermo di un PC ormai molto obsoleto, ma i primi prototipi di computer risalgono molto più addietro nel tempo

Un computer primitivo

Ovviamente quando si parla del primo computer mai realizzato, occorre precisare come questo non era di certo dotato di un sistema operativo. Non aveva neanche un meccanismo automatizzato. Questo macchinario nacque attorno ai primi anni dell’Ottocento.

L’autore fu Joseph Marie Jacquard, un commerciante francese che decise di creare un macchinario che gli permettesse di semplificare la stampa e la fabbricazione di tessere stampate. L’invenzione incontra l’opposizione dei lavoratori del settore, ma ciononostante si diffonde rapidamente.

Il macchinario, seguendo degli elementi in legno forati, permise quindi la fabbricazione di diverse tessere perforate. L’ideatore in tal modo poteva risparmiare diverso tempo nella realizzazione delle medesime.

 

Qualche anno dopo, invece, a creare uno strumento simile a un computer fu Charles Babbage, un matematico. Egli ebbe l’idea di creare una macchina automatizzata per la realizzazione dei calcoli complessi.

 

Purtroppo questo suo progetto non vide mai la luce. La tecnologia del periodo non permetteva affatto di poter sfruttare un sistema complesso che operasse autonomamente nel compiere operazioni così articolate.

Le successive creazioni

La voglia di evolversi tecnologicamente e dare vita a degli strumenti che operassero senza riscontrare particolari difficoltà in fase di calcolo ed elaborazione delle informazioni fece in modo che alcuni inventori progettassero dei computer sempre più evoluti.

 

Ovviamente la tecnologia, al periodo, non era di certo ai livelli attuali ma le nuove invenzioni, ogni volta, riuscivano a suscitare scalpore in quanto i diversi macchinari erano in grado di migliorare e automatizzare alcune operazioni.

 

Il primo vero elaboratore venne creato durante il periodo della seconda guerra mondiale, quando in Inghilterra venne ideato un computer che permise di realizzare delle strategie offensive assai complesse.

 

Questo, che rimase segreto e venne poi distrutto, aveva una dimensione assai elevata e ingombrante tanto che venne posizionato in una delle piazze principali della nazione che, per l’occorrenza, venne chiusa al pubblico.

Oggi, invece, il computer portatile rappresenta uno strumento innovativo che continua a evolversi costantemente sia per quanto concerne le prestazioni che i dettagli tecnici. E’ uno strumento di cui non si potrebbe fare a meno, mai e poi mai.

 

Ecco quindi che la storia del computer trova luce attorno al XIX secolo e solo grazie ai primi prototipi e all’inventiva si è giunti ai complessi modelli che oggi vengono utilizzati nei diversi ambiti, personali e aziendali.

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