Fulmine lungo 768 km, è record assoluto

Aggiornati i nuovi record mondiali inerenti ai fulmini nel 2020

Sono due i nuovi record riguardanti i fulmini, resi ufficiali dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale nel corso delle prime giornate di febbraio 2022. Si tratta di eventi di grande importanza, che indicano anche una costante mutazione per quanto riguarda le condizioni climatiche mondiali.

Fulmini da record entrano nel Guinness

Il fulmine che ha percorso la maggiore distanza

Sono 768 i chilometri che hanno contraddistinto il nuovo fulmine più lungo mai registrato. La scarica ha illuminato ben tre Stati degli USA, ovvero Mississippi, Louisiana e Texas, visibile in un’amplissima parte dei cieli americani.

 

Il fenomeno copre una distanza identica a quella che si trova tra Palermo e Modena, quindi una dimensione che assolutamente non passa inosservata. Il record si è raggiunto durante la fine del mese di aprile del 2020.

Solamente dopo circa due anni è stato possibile esaminare tale fenomeno grazie alle nuove tecnologie, legate ai satelliti. In tal modo si è potuta ottenere una panoramica generale su tale fenomeno.

 

Il precedente record, detenuto da un lampo palesatosi sul territorio brasiliano, aveva illuminato circa 709 chilometri di superficie terrestre. La sua lunghezza è stata inferiore rispetto a quella attualmente registrata.

 

Il lampo più lungo di tutti i tempi

L’altro record relativo a questo genere di fenomeno atmosferico è stato quello in merito alla durata della luce prodotta dal lampo. In questo caso si parla di un fenomeno che ha raggiunto una durata di circa 17,10 secondi, registrato durante un temporale tra l’Uruguay e l’Argentina il 18 giugno 2020.

 

Il nuovo primato risulta di tre decimi superiore rispetto quello che, nel 2019, aveva colpito sempre l’area del Sud America. Il nuovo fenomeno si è palesato anch’esso nella medesima area, mettendo in risalto il fatto che questa zona geografica tende ad essere esposta a tali fenomeni atmosferici.

 

La tecnologia e i nuovi record

I vari centri di ricerca, che hanno permesso ai due precedenti record di essere infranti, hanno sostenuto, mediante i loro rappresentati, che grazie al prodigio della tecnologia sarà possibile controllare la presenza di altri fenomeni di questo tipo e quindi avere un costante aggiornamento.

 

Pertanto questi record potrebbero essere ben presto infranti nuovamente, grazie appunto ai diversi controlli svolti grazie a degli apparecchi sempre più sofisticati e precisi in grado di studiare tali fenomeni.

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