Omicron ha già una variante. Maggiore difficoltà nel monitoraggio

La variante Omicron, individuata per la prima volta l’11 novembre 2021 in Botswana e il 14 novembre 2021 in Sud Africa, genera molta preoccupazione. La velocità di trasmissione è impressionante e pare che esistano già numerosi ceppi correlati ad essa.

 

Il professor Francois Balloux, direttore dell’University College London Genetics Institute ha recentemente spiegato che esistono ben due lignaggi all’interno della variante Omicron: BA.1 e BA.2.

 

Il lignaggio di Omicron BA.2 ha reso piuttosto complesso il tracciamento poiché riesce ad eludere l’identificazione tramite il comune Test PCR, rendendo indispensabile un sequenziamento genetico più dettagliato.

 

Lo stato dell’allerta verso questa nuova variante è particolarmente alto, soprattutto per i Paesi che non hanno accesso immediato al sequenziamento del genoma; il problema principale è infatti la difficoltà di questi nel monitorare la diffusione della nuova variante Omicron.

 

Niente panico però, è di diverso avviso Rob Knight, capo di un laboratorio di calcolo genetico presso l’Università della California, a San Diego, parlando a The Daily Beast. Possiamo ancora rilevare questa variante a mezzo il PCR.

 

Il nuovo lignaggio invisibile della variante non ha reso inutili i test: continueranno a raccogliere informazioni sull’infezione, ha spiegato Knight, semplicemente vari test diagnostici non riescono a distinguerlo dal ceppo Delta dominante.

 

Il virologo dell’Università di Washington Keith Jerome, laboratorio che per primo ha rilevato casi di Omicron nello stato di Washington negli USA è d’accordo. Parlando con The Daily Beast, Jerome ha detto che non era poi così preoccupato per il nuovo lignaggio, ovvero la variante alla Omicron, la variante è comunque individuabile, ma resta sempre aperta l’incertezza sulle conseguenze di queste ulteriori varianti.

 

Tuttavia, c’è un dato confortante arriva dal recente annuncio di Pfizer: la casa farmaceutica ha infatti spiegato che la variante Omicron può essere efficacemente neutralizzata grazie alla tripla dose di vaccino. Pertanto, è necessario intensificare la campagna vaccinale soprattutto per la terza dose e continuare ad indossare i dispositivi di sicurezza adeguati.

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