Moderna Booster contro l’Omicron, i risultati preliminari appena pubblicati

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Vaccino Moderna

La casa farmaceutica produttrice del vaccino Moderna ha annunciato che la dose di richiamo per COVID-19 (dosaggio booster) sta dando ottimi risultati, proprio come sperato. Riguardo coloro che hanno già usufruito della nuova vaccinazione, si è riscontrata una buona percentuale di efficacia anche contro la variante Omicron del virus.

 

Le dosi di vaccino predisposte ai vari pazienti sono state quelle standard, senza aumenti di dosaggio, ovvero 50 microgrammi in una versione e 100 microgrammi in un’altra.
A sottoporsi a questo studio hanno partecipato 120 persone, alle quali è stato iniettato sia la versione standard del vaccino che due nuove versioni, ma tutte nello stesso identico dosaggio.

 

Alla fine dello studio è stato riscontrato che con una dose standard da 50 microgrammi, quella booster (il richiamo, detto terza dose), il livello degli anticorpi contro l’Omicron è di 37 volte maggiore, mentre con una dose da 100 microgrammi il valore aumenta fino a 87. Utilizzando le nuove versioni proposte da Moderna i risultati sono similari.

 

Anche se negli ultimi tempi c’è stato un aumento rilevante dei casi affetti da COVID-19 con variante Omicron, i test condotti sui vaccini riescono a dare speranza e restare ottimisti.
L’amministratore delegato di Moderna, Stéphane Bancel, ha dichiarato che la casa farmaceutica continuerà i suoi studi sui vaccini che riescono a combattere la nuova variante del virus e che saranno sempre disposti a diffondere tutte le informazioni necessarie alle autorità sanitarie in modo da prendere le giuste decisioni e attuare delle strategie efficaci contro SARS-CoV-2.

 

L’azienda, inoltre, continua ad effettuare il test booster su 300-600 candidati e nonostante sulla metà di essi sia stata iniettata la doppia dose da 100 microgrammi, hanno tollerato tutti molto bene il vaccino.

 

É stato riscontrato dagli esperti che la variante Omicron, rispetto alla precedente Delta, ha un tasso di trasmissione molto più alto; quindi, i vaccini continuano a restare delle armi importanti per poter combattere il virus.

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