L’isola che si prese una vacanza dalle vacanze

 

Boracay, una piccola e incantevole delle Filippine fino al 2018 era la meta di milioni di turisti che la prendevano d’assalto per godere dei paesaggi paradisiaci e della sua barriera corallina, tanto da indurre il governo a predisporne la chiusura temporanea per salvaguardare la flora e la fauna del luogo che lentamente si stava demolendo a causa delle cattive abitudini dei visitatori.

L’isola si era presa una vera e propria vacanza dalle vacanze.

Durante quel periodo di chiusura, le organizzazioni per la salvaguardia dell’ambiente che lavoravano in loco, avevano potuto ricostruire ponti dove far attraccare le barche che trasportavano i vacanzieri che fino a poco tempo prima attraccavano direttamente sugli speroni della barriera corallina danneggiandola irreparabilmente. Hanno provveduto, inoltre, a reinserire lungo tutta la spiaggia un considerevole numero di piante di cocco che hanno il compito di limitare l’erosione di sabbia bianca dalle spiagge.

 

Grazie alla Boracay Foundation si è provveduto anche a ripristinare l’allevamento di coralli da ricollocare successivamente nel loro habitat naturale grazie ad un sistema di griglie per proteggere la biodiversità della barriera corallina da turisti che ne danneggiavano la bellezza durante le immersioni di snorkeling non controllato.

Si è, inoltre, creata un’organizzazione di subacquei che puntualmente compiono un’attività di pulizia dei fondali da sporcizie e rifiuti che i visitatori avevano impunemente abbandonato nei fondali marittimi dell’isola.

 

Anche nell’entroterra, il periodo di chiusura ha dato la possibilità alle fondazioni e agli enti governativi di fare un’enorme lavoro di ripristino delle strutture fognarie di tutta l’area, oltre a controllare che gli enti di ricezione alberghiera potessero lavorare nel rispetto delle norme e delle regole ufficiali.
Sono state chiuse tutte le strutture ricettive senza licenza e messo a norma tutti i veicoli che possono trasportare i turisti da una zona all’altra dell’isola nel rispetto delle emissioni.

 

Ora, però negli ultimi due anni la chiusura non è stata voluta, ma obbligata a causa della pandemia globale di Coronavirus che ha colpito il mondo intero.

Gli hotel e gli alberghi hanno anch’essi subito un duro colpo economico, ma l’sola è pronta a riaprire ai visitatori rinnovata nel suo splendore. Il carico di visitatori massimo è stato limitato a 55mila in totale per non ritornare agli stessi problemi precedenti alla chiusura.

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