Canarie, anche il Teide potrebbe eruttare. Vari vulcani attivi

Cosa accadrebbe in caso di eruzione del Teide

Queste isole così ricche di fascino, malgrado abbiano delle origini vulcaniche e vari “vulcani” attivi, dispongono di un’azione eruttiva che dal punto di vista storico ha una conoscenza alquanto breve.

 

Il Teide

 

Se si torna indietro nel tempo e precisamente ai tempi di Colombo, quest’ultimo scrisse delle annotazioni personali concernenti un’eruzione del vulcano avvenuta a Tenerife.

 

Un evento che, tra l’altro, vide coi suoi stessi occhi mentre navigava non distante dalle Canarie. Per via di alcune supposizioni, si segnala che questa precisa attività vulcanica si sia potuta verificare sul Teide. L’eruzione maggiormente rilevante è stata indubbiamente quella avvenuta nel 1706. Difatti il vulcano di Trevejo coprì l’intera città e il relativo porto di Garachico, località importantissima a quei tempi per via del commercio.

 

È essenziale sottolineare che tutto ciò accadde dopo una quarantina di giorni, caratterizzati appunto dall’attività d’espulsione della “lava” e della materia d’origine vulcanica.

 

In seguito a un disastro di questa portata, il settore del commercio di Tenerife si trasferì a Santa Cruz, che a quell’epoca rappresentava un borgo di pescatori. Nella zona di Garachico c’è ancora la possibilità di poter vedere osservare molte costruzioni scampate all’eruzione.

 

Un’ulteriore eruzione si registrò nel 1798, quando il vulcano Chachorra eruttò da 9 bocche dalle quali scaturì un fiume di lava e magma scuro. L’ultima eruzione documentata risale al 1909 del vulcano Chinyero, ma in questa circostanza non ci furono delle conseguenze mortali.

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