La nostra galassia a rischio distruzione, ecco come

L’Universo è così vasto e significa mettere in conto la probabilità che esistano forme di vita più avanzate

Attualmente non ci sono prove concrete che accertino l’effettiva esistenza di forme di vita aliene. Basti pensare al fatto che occupiamo solo un’infinitesima parte del tutto. Questo fa comprendere che almeno l’eventualità deve essere messa in conto.

Un giorno potrebbe accadere di confrontarsi con forme aliene

Partendo da tali considerazioni non va esclusa la possibilità che, se davvero gli alieni esistessero da qualche parte, potrebbero essere molto più avanti di noi a livello tecnologico. In tal senso, ci troveremmo nell’impossibilità di competere ad armi pari.

Proprio per questo, l’ex presidente di astronomia di Harvard, Avi Loeb, ritiene che sia importante considerare la possibilità di vita aliena. In un giorno qualunque potremmo essere cacciati via da qualsiasi forma di vita, di cui al momento non ipotizziamo nemmeno l’esistenza.

Oltretutto, in nessun modo potremmo essere avvisati in anticipo del rischio. Non esiste alcun tipo di messaggio in grado di arrivare a noi alla velocità della luce e potremmo essere quindi spazzati via senza nemmeno rendercene conto.

L’umanità rischierebbe quindi di essere spazzata via in vari modi. Ad esempio potremmo essere semplicemente le cavie di un test di prova di un gigantesco acceleratore di particelle che riuscirebbe, nello spazio di un respiro, a cancellarci come se nulla fosse mai accaduto.

Secondo il professor Loeb, ragionando per ipotesi, ci sarebbe la necessità di un Trattato Interstellare, simile al Trattato per il divieto di test nucleari, che ci protegga dall’eventualità che questo accada.

Potrebbe mai bastare? Le certezze che abbiamo sono qualcosa di ascrivibile semplicemente all’attimo che viviamo. Nulla può essere certo fin quando ci mancherà ancora così tanto da comprendere. Non si smetterà mai.

Exit mobile version