La vita nel 2050: case e città del futuro. Mangeremo gli insetti

Uno sguardo dalle case del futuro a quelle attuali è quasi inquietante

Quale sarà il futuro che ci aspetta? Non lo sappiamo esattamente, ma sappiamo che sarà qualcosa di incredibile viste tutte le scoperte degli ultimi 20 anni.

 

Ma come vivremo nel 2050? Come saranno le nostre abitazioni? Come cambieranno le nostre abitudini?

 

Per rispondere a queste domande dobbiamo tenere in considerazione il numero crescente della popolazione mondiale. Nel 2021 siamo 7,85 miliardi di persone, si è stimato che verso la metà del secolo raggiungeremo la quota di 9,7 miliardi, un numero incredibilmente grande. Quali conseguenze avrà?

 

Aumentando la popolazione aumenterà anche lo spazio necessario; si rischia di dover ampliare le città o costruirne di nuove a scapito di territori attualmente boscosi.

 

La richiesta di cibo e di energia aumenterà di conseguenza e dovremo riuscire a limitare l’inquinamento e a ottenere l’energia necessaria da fonti rinnovabili e non inquinanti.

 

Le abitazioni saranno connesse a tutti i dispositivi tramite internet, diventeranno delle vere e proprie case intelligenti in grado di produrre energia grazie a piccoli impianti solari e fotovoltaici. I robot ci aiuteranno nelle mansioni più semplici.

 

Le città saranno dotate di grandi spazi verdi, con alberi e piante dappertutto, in modo tale da ossigenare lo spazio circostante. Vi saranno dei contadini urbani, serre e allevamenti di insetti! Sì proprio insetti, che grazie al loro alto contenuto proteico diventeranno il nostro pane quotidiano.

 

Ci saranno anche dei raccoglitori di carbonio, innovazione già sperimentata in alcune grandi città odierne per combattere il riscaldamento climatico.  Questa invenzione avrà il doppio effetto di prevenire l’inquinamento e di creare energia usando il carbonio.

 

Aumenteranno le centrali eoliche, le dighe e tutti i tipi di energia che potremo ricavare dal nostro ambiente senza danneggiarlo. Con l’avanzamento tecnologico delle città eviteremo anche grandi catastrofi: ad esempio è stata ideata una piccola città sull’acqua, Harvest City nei Caraibi, in grado di sopportare terremoti di grande magnitudo.

Anche se nuove grandi catastrofi sono inevitabili, l’avanzamento della tecnologia sarà la nostra salvezza e ci offrirà l’opportunità di smettere di depauperare le risorse naturali e di vivere più in sintonia con l’ambiente che ci circonda.

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