UFO: la Marina USA ne ha censito a centinaia, ma non lo dice

L'ex pilota della marina dice che la squadra ha visto oggetti non identificati "ogni giorno" per anni.

Negli ultimi mesi alcune dichiarazioni da parte di piloti della marina statunitense hanno portato alla luce numerosi avvistamenti di UFO. Secondo il personale militare, infatti, avvistamenti simili sono avvenuti quotidianamente nel corso degli ultimi due anni.

 

Di recente è stato rilasciato un rapporto da parte di una task force del Pentagono si parla di fenomeni aerei non identificati che sorvolano i cieli americani sfidando le leggi della fisica e con tecnologie talmente avanzate da essere in grado di raggiungere velocità dell’ordine dei 10 mila km/h e di sfuggire ai radar in pochi secondi.

 

Anche se lo scenario che si possa trattare di alieni risulta il più affascinante, l’ipotesi più probabile è quella di droni di potenze straniere.

 

Tyler Rogoway, fondatore di The War Zone, fa notare come nella storia si ricordano diversi progetti e missioni atti allo spionaggio attraverso sciami di velivoli privi di pilota in grado, alle volte, addirittura di sfuggire ai radar attraverso meccanismi di riflessione del segnale.

 

Non a caso, alcuni degli oggetti avvistati sono di forma triangolare, tipicamente usata per velivoli simili. Inoltre, si parla di assenza di evidenti metodi di propulsione, dunque, l’ipotesi più probabile è quella dei palloncini, una trovata già largamente utilizzata in ambito bellico ma che secondo Rogoway potrebbe comunque mettere in difficoltà le difese statunitensi.

 

Pare che gli Stati Uniti si stiano muovendo per studiare questi fenomeni già da tempo. Luis Elizondo, ex membro dell’intelligence, ha dichiarato di aver lavorato ad un progetto chiamato AATIP (Advanced Aerospace Threat Identification Program) che sarebbe un vero e proprio organo dell’intelligence che ha il solo e unico scopo di indagare su velivoli anomali non identificati, chiamati UAP.

 

L’AATIP comprendeva menti provenienti da diverse branche: scienziati, ingegneri elettro-ottici, esperti di avionica ed intelligence; che avevano lo scopo di analizzare le prove: video, registrazioni e dati. In particolare, Elizondo nella sua dichiarazione si sofferma su uno dei tre video che è riuscito a declassificare prima di lasciare il posto, un video del 2015 dove un pilota dell’aeronautica, intento a fare un giro di ricognizione, individua un UAP e tenta invano di agganciarlo.

 

La marina statunitense ha in seguito confermato la veridicità dei tre video, dichiarando ufficialmente per la prima volta, dopo anni di smentite, l’esistenza degli UFO.

Sicuramente un passo avanti e un avvenimento memorabile per gli ufologi, ma anche per chi non ci ha mai creduto. Qualunque cosa stia volando per i nostri cieli lo sta facendo in maniera indisturbata e senza permesso, che essa sia tecnologia terrestre o no risulta comunque un problema più grave di quanto si pensi.

 

I cieli sono estremamente controllati e organizzati per questioni di sicurezza, come ha dichiarato Marco Rubio, senatore statunitense: “tutto ciò che entra in uno spazio aereo che non dovrebbe esserci è una minaccia”.

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